Matrimoni, aumentano le separazioni

27 maggio 2013 | 13:56
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Matrimoni, aumentano le separazioni

Se ci si sposa oramai non è più “finchè morte non vi separi”. I matrimoni con dtata di scadenza, spesso molto breve, sono sempre più. E con la crisi ci si ferma allo status di separati. Il divorzio costaE’ il quadro che emerge dalla rilevazione Istat riferita al 2011, anno in cui le separazioni sono state 88.797 e i divorzi 53.806 (+0,7% per le separazioni e -0,7% per i divorzi). Il trend e’ comunque in continua crescita, basti pensare che nel 1995 per ogni 1.000 matrimoni si contavano 158 separazioni e 80 divorzi, nel 2011 si e’ arrivati a 311 separazioni e 182 divorzi. La durata media del matrimonio-come riporta Ansa.it-  risulta ormai pari a 15 anni per le separazioni e a 18 anni per i divorzi e l’età media alla separazione è di circa 46 anni per i mariti e di 43 per le mogli; in caso di divorzio raggiunge, rispettivamente, 47 e 44 anni.

Aumentano le separazioni di coppie miste, coniugi di diversa cittadinanza. Lo rileva l’Istat, secondo i cui dati nel 2005 sono state pronunciate nei tribunali italiani 7.536 separazioni riguardanti ‘coppie miste’, contro 4.266 concesse nell’anno 2000, con un incremento pari al 76,7%. Successivamente, si è registrata una battuta d’arresto sia in valori assoluti che percentuali: nel 2011, le separazioni sono state 7.144, pari all’8% di tutte le separazioni (contro il 9,2% del 2000).

Quasi in sette casi su dieci, la tipologia di coppia mista che arriva a separarsi è quella con marito italiano e moglie straniera (o che ha acquisito la cittadinanza italiana in seguito al matrimonio). Questo risultato appare strettamente connesso con la maggiore propensione degli uomini italiani a sposare una cittadina straniera.

In Italia ci si separa consensualmente: nel 2011 si sono concluse in questo modo l’84,8% delle separazioni e il 69,4% dei divorzi. Lo rileva l’Istat secondo cui la litigiosita’ tra coniugi riguarda piu’ il sud: la quota di separazioni giudiziali (15,2% il dato medio nazionale) è più alta nel Mezzogiorno (19,9%) e nel caso in cui entrambi i coniugi abbiano un basso livello di istruzione (21,5%). Il 72% delle separazioni e il 62,7% dei divorzi hanno riguardato coppie con figli avuti durante il matrimonio. Il 90,3% delle separazioni di coppie con figli ha previsto l’affido condiviso, modalità ampiamente prevalente dopo l’introduzione della legge del 2006. Nel 57,6% delle separazioni la casa è assegnata alla moglie, nel 20,9% al marito mentre nel 18,8% dei casi si prevedono due abitazioni autonome e distinte, ma diverse da quella coniugale.