Alberi tagliati nel centro storico

17 maggio 2013 | 10:14
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Alberi tagliati nel centro storico

Scempi arborei perpetrati nell’indifferenza di una città, tranne ovviamente le dovute eccezioni, e autorizzati non si sa da chi. Tutto questo accade a Potenza, nel cuore del centro storico. La denuncia giunge dal “Comitato 13 Ottobre” da sempre molto sensibile ai temi della comunità potentina. Del verde cittadino ai potentini evidentemente non importa molto. “Non ti curar di lor, ma guarda e passa – sottolinea il comitato – ed è quello che succede spesso anche a noi potentini, come se ci fosse un invisibile Virgilio che distoglie la nostra attenzione da tutte le nefandezze che accadono intorno.” Ma andiamo ai fatti “sconcertanti che accadono non in qualche contrada abbandonata, né in qualche buio sottoscala o vicolo fuori mano, no. Succede al centro in Piazza Sinisgalli (di fronte agli ascensori di Via del Popolo). Succede in un giorno in cui, caso strano, la polizia locale non è presente nemmeno all’ingresso della centralissima e storica scuola elementare di via del Popolo come solitamente avviene.  Succede che – prosegue – alcuni dipendenti di una ditta, la “Cooperativa Verde Brillante” (mai nome fu più inappropriato) decidono di recidere un albero ultra decennale (lauro ceraso), vantando una autorizzazione mai mostrata, sotto lo sguardo assente di passanti che volutamente si disinteressano alle faccende di altri, temendo forse di dover pagare qualche sanzione o di dover testimoniare di chissà quale reato. Ma non tutti appartengono al girone degli ‘ignavi’, e così una signora che non segue il suggerimento dantesco, si ferma a chiedere il perché di tale taglio, causando il disappunto di chi ‘sta lavorando – autorizzato’, che in modo poco urbano invita l’astante a informarsi presso i soggetti competenti. Nel frattempo però il garbato disappunto della signora attira altri individui che a quel punto vogliono sapere chi avrebbe autorizzato lo scempio arboreo e arrivano al punto di chiamare la sala operativa della forestale che comunica di essere incompetente sulla materia. Rimossi i residui del taglio – continua a denunciare il comitato – gli operatori vanno via senza tanti complimenti ed è così che poco dopo arrivano i nostri (la Polizia Locale), increduli dell’accaduto, che promettono di perseguire gli eventuali colpevoli.” Per il comitato “sarebbe opportuno che la comunità conoscesse chi ha autorizzato il barbaro taglio odierno e in nome di quale pressante ragione di pubblico interesse; poi, nel caso si rilevassero abusi, omissioni, o qualsiasi altro reato,  sarebbe necessaria l’applicazione delle sanzioni o contravvenzioni previste e si costringa chi ha rimosso la specie arborea ad impiantare a sue spese analoga specie arborea della stessa età. L’episodio che si è verificato stamattina (16 maggio) se non opportunamente e congruamente giustificato, è un atto gravissimo e non tollerabile. Non è più il tempo di passare dritto davanti ad azioni similari, ignorando deliberatamente ciò che succede nella città che, lo ricordiamo, appartiene a chi la vive, cioè ai cittadini.  Ora invece – conclude il Comitato 13 Ottobre – è tempo di interessarsi a tutto ciò che accade nella polis, perché uno sfregio consumato alla cosa pubblica è uno sfregio consumato a danno di ognuno di noi, e da troppo tempo stiamo subendo danni continui ed irreparabili.”