Redditio Symboli, arte sacra in pinacoteca

3 aprile 2013 | 19:35
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Redditio Symboli, arte sacra in pinacoteca
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Redditio Symboli, arte sacra in pinacoteca
Redditio Symboli, arte sacra in pinacoteca
Redditio Symboli, arte sacra in pinacoteca

Arte e fede. Un rapporto privilegiato sin dalle origini del cristianesimo: l’arte ha infatti reso ampiamente possibile, in ogni tempo, la lettura e l’interiorizzazione dei misteri della fede, in particolare, da parte di chi è distante da un approccio accademico della teologia. Un rapporto ancor più forte, saldo e significativo specie ora che siamo nell’Anno della Fede (indetto dalla Chiesa cattolica dall’11 ottobre 2012 al 24 novembre 2013) in cui, a partire dalla Nota con le indicazioni pastorali insieme al testo del Motu proprio di Papa Benedetto XVI, l’arte viene invitata a servire la fede in funzione catechetica ed ecumenica, in un rinnovato dialogo tra chiesa e contemporaneità. Tra le iniziative organizzate in tutto il mondo per celebrare l’Anno della Fede, c’è anche quella in pieno svolgimento a Potenza: una mostra di pittura e scultura d’arte sacra esposta alla Pinacoteca provinciale di 46 artisti contemporanei, soprattutto potentini, ma ce ne sono anche alcuni provenienti da altre parti d’Italia oltre che stranieri, come ad esempio l’americano Carrol. Inaugurata nei giorni scorsi, alla presenza di autorità istituzionali ed ecclesiastiche, sarà visitabile fino al prossimo 13 aprile.

“Redditio Symboli”. E’ il titolo della collettiva d’arte sacra a cura di don Vito Telesca, Vicario generale della Diocesi, e promossa dalla Provincia di Potenza, dall’Arcidiocesi Potenza-Muro lucano-Marsico Nuovo e dal Gruppo Diocesano di Potenza del Movimento Ecclesiale Impegno culturale. Nata su iniziativa del suo curatore che ha voluto aprire al pubblico la sua personale quadreria, la mostra pone in evidenza il profondo legame da sempre esistente tra arte e fede, motivo ispiratore che tende a ribadire, parafrasando monsignor Ravasi, la definizione secondo cui: ‘l’artista è la persona più vicina al teologo perché entrambi sono in grado di sondare l’invisibile’. Un’occasione di dialogo tra arte e fede, di apertura della Chiesa alla sua comunità e ai sui talenti che, in maniera del tutto personale, hanno interpretato nel corso degli ultimi anni, secondo i propri stili e linguaggi, variamente i santi misteri della fede e il senso di devozione cui si accompagnano. “Con questa mostra – sottolinea don Vito Telesca, anche lui tra gli artisti partecipanti alla collettiva, con uno scatto fotografico della Via Crucis – le opere esposte risultano essere espressione del vivace rinnovamento del dialogo realizzatosi nell’ambito dell’Arcidiocesi di Potenza a cominciare dal Giubileo del 2000. E’ un’occasione per rinnovare la professione della fede attraverso lo sguardo dell’arte contemporanea ed è, dunque, un prezioso appuntamento dalla duplice valenza, culturale e religiosa”.

La ‘restituzione del Simbolo’: il Credo. E’ il punto culminante nel cammino di fede per ciascun cristiano, ovvero la professione di fede che avviene nella notte di Pasqua: l’atto di ri-consegna di quanto si è appreso nel lungo cammino di catechesi. Ben oltre il semplice imparare, è la capacità di testimoniare che si crede liberamente in quello che è stato insegnato: è il momento in cui ciascuno si espone davanti alla Comunità nell’esprimere il proprio desiderio di fedeltà al Signore assumendosi la responsabilità di una testimonianza forte nel mondo. Ancorata al tempo della Quaresima, nonché ai particolari propositi indicati per l’Anno della Fede, la collettiva d’arte contemporanea ospitata nella Pinacoteca di Potenza si compone di varie rappresentazioni in cui ritornano alcuni episodi biblici tra i più significativi come l’arrivo dei Re Magi alla grotta di Betlemme, l’Annunciazione, la visita di Maria a sua cugina Elisabetta, le Nozze da Cana, la lavanda dei piedi, la fuga in Egitto; i misteri della Resurrezione, della Trasfigurazione, della Pentecoste; i simboli più ricorrenti e fondanti come quello della croce (martirio e resurrezione), del melograno (rinascita), dell’ostia (il corpo di Cristo).

46 artisti in mostra. Sono autorevoli firme del panorama dell’arte contemporanea locale e non solo, ma anche alcuni giovani particolarmente promettenti che in più di un’occasione hanno già ampiamente dimostrato un grande ed originale talento: Acierno; Addiamano; Belmonte; Bencini; Bonfanti; Bonichi; Cafarelli; Calabria; Cancro; Cardone; Carrol; Caruso; Casciello; Catteneo; Ceccobelli; Comminiello; Consadori; Conservo; Corrado; De Stefano; Fekete; Gandola; Gauli; Leone; Linzalata; Lovisco; Manta; Masi; Masini; Meloniski; Moles; Nastasio; Pace; Pagano; Palladino; Riva; Saladino; Sciancalepore; Sebaste; Spinazzola; Telesca; Vago; Venditti; Vincenzi; Vignozzi; Viviani.