Ma la maggioranza prende tempo

4 aprile 2013 | 18:18
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Ma la maggioranza prende tempo

Qualcuno dirà non stiamo perdendo tempo”. E’ il commento ironico ed immediato del consigliere regionale Alfonso Ernesto Navazio a margine della chiusura “repentina” del Consiglio regionale. “Un’ora di riunione della maggioranza per visionare, analizzare e controllare gli emendamenti al ddl “Disposizioni nei vari settori di intervento della Regione Basilicata. Ma evidentemente non basta – sottolinea Navazio. La seduta infatti viene sciolta.

Avevo presentato quindici emendamenti al ddl “finalizzati – spiega il consigliere regionale – al buon senso e orientati a fornire soluzioni e/o agevolazioni ai cittadini lucani. Tra questi l’emendamento sulla tassa regionale per il diritto allo studio universitario e che fa riferimento alla norma introdotta dal d.lgs. 29 marzo 2012 n. 68 sulla revisione della normativa in tema di diritto allo studio. Con l’emendamento, “noi riteniamo – afferma Navazio – che bisogna legiferare specifiche differenziazioni in base alle fasce reddituali”. Nello specifico, l’emendamento prevede 120 euro per coloro che presentano una condizione economica non superiore al livello minimo dell’ISEE corrispondente ai requisiti di eleggibilità per l’accesso ai livelli essenziali delle Prestazioni (LEP) del diritto allo studio; 140 euro per coloro che presentano una condizione economica superiore al livello minimo dell’ISEE corrispondente ai requisiti di eleggibilità per l’accesso ai LEP del diritto allo studio. E infine 160 euro per coloro che presentano una condizione economica superiore al doppio livello minimo dell’ISEE corrispondente ai requisiti di eleggibilità per l’accesso ai livelli essenziali delle Prestazioni (LEP) del diritto allo studio.

“Dunque – sottolinea Navazio – una distribuzione a seconda del reddito familiare perché è ovvio che il reddito del  figlio di un operaio è diverso da quello del figlio di un medico. L’università – ricorda infine Navazio e riprendendo il concetto del giurista Ugo Mattei – è un bene comune se vissuta ed interpretata come tale da suoi protagonisti capaci di comportarsi come una comunità ecologica, riproduttrice di sapere critico. L’università diviene apparato ideologico, dello Stato o del Mercato quando rinuncia alla sua funzione critica divenendo gerarchica o spettacolare”.

Tra gli emendamenti presentati non sfugge poi, a Navazio il problema della rete ospedaliera. L’emendamento presentato, infatti mira all’ampliamento del blocco del turn over per le assunzioni di personale sanitario e tecnico necessario al potenziamento della rete regionale dell’Emergenza – Urgenza destinato al servizio del Pronto soccorso attivo ed autonomo dove hanno sede i presidi del PSA.

Un emendamento che nasce dall’esigenza di garantire che tutta la rete ospedaliera regionale abbia dei medici dedicati al sistema di Pronto soccorso. “Una mancanza ad oggi palese e ordinaria del nostro sistema sanitario regionale “ spiega Navazio.

L’abolizione della commissione per i beni ambientali della Regione Basilicata è l’oggetto di un ulteriore emendamento che fa esplicito riferimento  alla più recente normativa in materia di bellezze naturali  (D.Lgv 42/2004 modificato poi dal Dlgs 157/2006 e 63/2008) che non obbliga la regione a istituire commissioni finalizzate all’esame di istante relative al rilascio di pareri e quant’altro ma assegna alla regione ben più rilevanti compiti a regime ordinario.

Tra gli altri quello sul collegio dei revisori, sull’attività edilizia senza titolo abilitativo, sulla razionalizzazione degli organi delle società a totale partecipazione della Regione. E un emendamento finalizzato alla razionalizzazione degli organi dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale considerato il sistema di governance che da sempre ha rappresentato un elemento di criticità. “La complessità e l’incertezza – spiega Navazio – del processo decisionale derivante dal modello Cda – Presidente e dalla numerosità e composizione dei soci può rappresentare poco efficace se non addirittura problematica. Di qui la proposta che razionalizza il sistema di governance dei consorzi industriali prevedendo la figura dell’amministratore unico”.

“Emendamenti – conclude Navazio che “risulterebbero significativi per il risparmio economico che ne conseguirebbe in un tempo nel quale i costi di gestione rappresentano una componente necessaria da non sottovalutare”.