L’ignavia, il malcostume e le elezioni necessarie

28 aprile 2013 | 16:25
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L’ignavia, il malcostume e le elezioni necessarie

Quel silenzio fastidioso e vile dei dirigenti di partito, sulla vicenda rimborsi, non è una sorpresa. Le seconde file immaginano praterie di opportunità che si aprono tra qualche mese. Stanno zitti, ma in fondo sono contenti Era l’unico modo per spazzare via gli ingombri della vecchia politica. “Grazie giudici”. Ma quel silenzio non ci incoraggia sul futuro. La viltà, la finta indifferenza, la cecità su fatti così gravi, non testimoniano a vostro favore, anzi. Probabilmente siete peggio di quelli chi oggi sono coinvolti nella bufera giudiziaria. Sareste voi quelli della speranza? O magari siete quelli che semplicemente aspettano di prendere il posto degli altri? Dirigenti comunali, provinciali, regionali del Pd, del Pdl, del Psi, di Italia dei Valori, e delle altre sigle, tacciono. Qual è il problema? Dite quello che pensate, aprite la bocca, fateci capire se è tutto finito o se qualcuno in questi partiti può ancora riparare e costruire qualcosa. Intanto dobbiamo sopportare le patetiche richieste di resistenza al governatore De Filippo. Uno spettacolo indecoroso di gente e organizzazioni che hanno campato e campano sulle benevolenze del sistema gestito dal presidente e dai suoi soci. “ Ritiri le dimissioni!”, urlano i lestofanti di seconda fila. Tuttavia, è probabile che il Consiglio regionale respinga le dimissioni di don Vito. Se rimane ancora un briciolo di dignità e di responsabilità si faccia una Giunta di transizione. Un governo che approvi, tanto per fare un esempio, provvedimenti fondamentali quali il piano di forestazione e il bilancio, e altri provvedimenti che coinvolgono migliaia di cittadini i quali potrebbero rimanere senza reddito. Subito dopo, le elezioni. Ma bisogna dichiarare immediatamente la volontà di andare al voto anticipato. Anche perché, sulla gestione delle risorse destinate ai gruppi consiliari emergeranno ulteriori gravi irregolarità.  Nel frattempo rinnoviamo l’invito ai cosiddetti dirigenti di partito, locali e regionali, a prendere la parola sulla situazione di degrado morale che emerge dalle indagini della magistratura. Lo facciano anche i sindacati, siamo curiosi di conoscere la loro opinione.  In attesa che lor signori abbiano il coraggio di parlare, invitiamo la magistratura a guardare nelle carte dei rimborsi degli enti sub regionali. Il sistema di malcostume è più ampio della nostra immaginazione.