Esenzione certificati sana e robusta costituzione

18 aprile 2013 | 12:14
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Esenzione certificati sana e robusta costituzione

Una legge regionale prevede l’esenzione per i certificati di sana e robusta costituzione. Ciononostante medici di famiglia e pediatri fanno pagare 30 euro per il rilascio di tale attestazione.

Nicola Giannatiempo, in qualità di presidente della Libertas Potenza e di legale rappresentante del Centro Provinciale Sportivo Libertas e, anche a nome di tutto il mondo ludico–sportivo libertiade sono anni che si batte affinchè venga fatta rispettare la legge regionale 59/96 che prevede il rilascio dei certificati di sana e robusta costituzione senza alcun pagamento. L’ultimo atto di questa battaglia per amore dello sport convolge il Consiglio regionale che nell’assise del 9 aprile scorso ha bocciato l’emendamento alla legge regionale 59/96 presentato dai consiglieri Rosa e Venezia.

La mia speranza- ci racconta Giannatiempo- era quella di veder finalmente riconosciuto, agli sportivi lucani ed ai loro figli, il diritto di esercitare le attività ludiche e sportive, in forma organizzata e non, nel modo più ampio e libero possibile, così come la normativa Regionale avrebbe dovuto prevedere. Tuttavia, come è a voi ben noto, nella giornata del 09.04.2013, il Consiglio Regionale di Basilicata ha bocciato l’emendamento, apparentemente senza alcuna plausibile ragione, lasciando in noi sportivi e non il dubbio che tale bocciatura sia dipesa unicamente dal colore politico che la proposta di emendamento rivestiva. La nota questione riguardava la Legge Regionale n. 59 del 2 dicembre 1996 nel testo aggiornato e coordinato con Legge Regionale n. 10 del 31gennaio 2002; L’articolo 19 oggetto dell’’emendamento, recita: Articolo 19 Certificazioni Sanitarie per Attività Sportive. Il comma 2 dell’art. 19 della L.R. n. 10 del 31/01/2002: “in considerazione della riconosciuta valenza dell’attività fisica regolare quale forma di prevenzione primaria di numerose patologie, al fine di contribuire ad incentivare comportamenti e stili di vita consoni al benessere psico-fisico della popolazione, le prestazioni per gli accertamenti sanitari di cui alla presente legge, compresi gli accertamenti di revisione sono erogate in forma gratuita per tutti i cittadini residenti in Basilicata”.

L’Emendamento- spiega il presidente della Libertas- chiedeva che fosse modificato in: “in considerazione della riconosciuta valenza dell’attività fisica regolare quale forma di prevenzione primaria di numerose patologie, al fine di contribuire ad incentivare comportamenti e stili di vita consoni al benessere psico-fisico della popolazione, le certificazioni mediche ( D.M. 28 Febbraio 1983 e successive modificazioni – art. 1 lettera b ), le prestazioni per gli accertamenti sanitari di cui alla presente legge, compresi gli accertamenti di revisione sono erogate in forma gratuita per tutti i cittadini residenti in Basilicata ”.

Con la bocciatura di tale emendamento, ancora una volta- aggiunge-i cittadini lucani saranno costretti a subire quel che pare essere un vero e proprio abuso perpetrato ai loro danni. Sono infatti trascorsi ben 17 anni da quando la Regione Basilicata promulgava, con obbligo di osservanza da parte di tutti, la menzionata Legge 59/96 e, da allora, quasi nulla è stato fatto nell’interesse dei cittadini, che hanno sistematicamente pagato al medico di medicina generale o al medico pediatra, la somma che inizialmente ammontava a 20mila lire per poi essere aggiornata ad euro 20,00 e fino ad arrivare, oggi, a 30: tanto solo per l’ottenimento del “ certificato di sana e robusta costituzione” ormai indispensabile e obbligatorio per chi voglia affacciarsi all’attività sportiva dilettantistica non agonistica responsabilmente. Senza contare poi che il detto certificato viene rilasciato, in qualche caso, senza neanche che il paziente venga sottosposto ad una visita sufficientemente completa. A nulla, in questi anni, sono servite le sollecitazioni, da me arrivate ai vari rappresentanti di tutti i Gruppi Consiliari che, nonostante le loro promesse, hanno poi omesso ogni interessamento per l’eliminazione di questo vero e proprio balzello che i cittadini si trovano costretti a pagare ai medici di loro fiducia per conto della Regione Basilicata”.

“Neppure le istituzioni regionali-spiega Giannatiempo- hanno mai inteso normalizzare tale situazione sollecitando la sanità ad instaurare con i rappresentanti dell’Ordine dei Medici a livello regionale un dialogo volto alla redazione di un accordo normativo. Da ultimo, su mia sollecitazione, il dottor Rocco Cantore ( a cui vanno i miei ringraziamenti e la mia solidarietà per l’impegno e la professionalità ), rappresentante della Federazione Medico Sportiva Italiana, nonché Vice Presidente Coni Basilicata, con nota dell’01.02.2013 ha chiarito che:“ Le attività non agonistiche (ai sensi del D.M. 18/02/1982 e relative modifiche ) delle FF.SS.NN. e degli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal Coni, pagano solo se vanno dal Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta (Dgr 1891 del 28/12/2007) e pagano la quota di € 20,66 ”. Tuttavia (…) “ solo se residenti in Basilicata, per lo stesso Dgr 1891 del 2007, e accedendo con il codice di esenzione H02, non pagano nulla, attualmente solo presso le Strutture Pubbliche della Asp e della Asm.”

“Tuttavia- ribatte- come ho già avuto modo di sottolineare in altra sede, anche in considerazione della distanza tra i vari comuni sul territorio lucano e delle difficoltà di comunicazione legate alle infrastrutture viarie regionali, è impensabile predisporre una collocazione di Strutture Sanitarie Territoriali, discriminando i piccoli comuni, isolandoli ed emarginandoli ulteriormente e non favorendo affatto la cultura dello sport quale benessere psicofisico e integrazione culturale e sociale. Non è minimamente pensabile che sportivi che abbiano la sfortuna di abitare in comuni distanti dalle strutture convenzionate, siano costretti, pur di non pagare il certificato, a sobbarcarsi viaggi e oneri che alla fine vanno a maggiorare la somma di 20,66 euro necessaria per il certificato medico con la conseguenza di scoraggiare ogni attività sportiva individuale e di massa, vanificando “ lo Sport di Tutti……. lo Sport per Tutti ” e favorendo purtroppo tra gli adolescenti e i giovani, il Doping, la Droga, il Fumo, l’Alcoolismo, la Sedentarietà e l’Obesità, vera piaga sociale per noi residenti in Basilicata.
A questo punto, preso atto del triste responso del Consiglio Regionale nella persona dei consiglieri di maggioranza della bocciatura dell’emendamento presentato devo manifestare tutta la mia gratitudine per la professionalità e l’impegno profuso oltre che ai consiglieri Rosa e Venezia anche al dottor Cantore che già ha avuto modo di descrivere il disagio percepito in ambito istituzionale”.