Edilizia scolastica

30 aprile 2013 | 12:02
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Edilizia scolastica

“I dati dell’anagrafe ministeriale degli edifici scolastici per il patrimonio di edilizia scolastica  della nostra regione non sono una sorpresa: la percentuale più alta di edifici scolastici classificati in Zona 1 (la sismicamente più pericolosa) si registra in Calabria, 53,6%, seguita da Basilicata (33,5%) e Abruzzo (20,7%). E’ questa sicuramente un’indicazione per il neo Ministro all’Istruzione Maria Chiara Carrozza, tenuto conto che il decreto del Ministero delle Infrastrutture che nel mese di gennaio scorso ha sbloccato il piano straordinario per la messa in sicurezza degli edifici scolastici su una dotazione complessiva di ben 111 milioni 800 mila euro assegna alla Basilicata appena 250 mila euro”. E’ quanto afferma il segretario regionale della Feneal-Uil Palma rilanciando le proposte dei sindacati confederali dei lavoratori edili per un programma in grado di “disincagliare” i finanziamenti statali nel comparto delle opere pubbliche e quindi anche per l’edilizia scolastica.  Nel ricordare che “uno degli ultimi atti della gestione del ministro Francesco Profumo è stata la firma, il 27 marzo, della direttiva per destinare 38 milioni di euro alla costruzione di nuove scuole attraverso lo strumento del fondo immobiliare”, Palma sottolinea alcuni dei dati più significativi dell’Anagrafe del Miur: su 10.219 istituzioni scolastiche hanno risposto in 9.806; gli edifici censiti sono stati 36.220 (un’istituzione scolastica può includere più edifici); il 4% degli edifici scolastici in Italia è stato costruito prima del 1900, il 44% tra il 1961 e il 1980. Il 14,8% è stato riadattato per uso scolastico e il 4% è di proprietà di enti religiosi o privati;  su 25.532 edifici per i quali è stata comunicata la classificazione sismica, 2.328 edifici sorgono nelle zone più pericolose dal punto di vista sismico e 11.414 si trovano in territori in cui in passato si sono avuti danni rilevanti a causa di terremoti abbastanza forti.