Edilizia, modificare sblocca-crediti

11 aprile 2013 | 13:11
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Edilizia, modificare sblocca-crediti

In cinque anni il settore dell’edilizia in Italia ha perso circa 3000 aziende, in Basilicata, nel primo semestre 2012, su 62 provvedimenti di vendite giudiziarie di beni immobili uno solo è andato a conclusione. Nel 2011 invece erano stati 16 su 98 vendite giudiziarie disposte. Se insomma qualcosa non quadra un motivo deve pur esserci. A riferirlo è il segretario regionale della Feneal-Uil lucana Domenico Palma, sottolineando che “non passa giorno che indagini, statistiche, rapporti non evidenziano lo stato comatoso del comparto costruzioni specie quello dei lavori pubblici. Per noi – continua – la strada da imboccare è una sola: liberare risorse finanziarie immediatamente spendibili in progetti essenziali per il Paese.” Secondo Palma “il comparto di gran lunga più rischioso è il sistema casa, rappresentato dalle aziende che producono e forniscono mobili, elettrodomestici, arredi e illuminazione.” Nel 2012  a dichiarare fallimento sono state quasi 300 imprese, l’1,9% del totale di riferimento, quasi il doppio rispetto al 2008. Il nesso con l’andamento del mercato interno è chiaro come testimonia il crollo del 42,8% dei mutui nel 2012. Il mercato immobiliare ha così perso in un anno 330mila transazioni, un terzo del totale, il che si traduce in modo immediato in minori acquisti di armadi, cucine, frigoriferi, lampade, mobili e arredi. Secondo Palma, inoltre, “la sollecitazione venuta dagli Stati Generali delle Costruzioni della Basilicata per il superamento del Patto di Stabilità  e prontamente recepita dal Presidente De Filippo è racchiuso in un dato: lo stock dei crediti vantati delle imprese edili nei confronti delle Pa ha raggiunto quota 19 miliardi, di cui 12 a carico delle amministrazioni locali. Una cifra che vale quasi il 27% dei 71 miliardi di debito della Pa con le imprese. Per questo – continua -non può che allarmarci la dichiarazione dello stesso Presidente De Filippo sull’inefficacia del dl sblocca-crediti approvato dal Governo Monti.. Ogni iniziativa utile, dai tavoli istituzionali e con le parti sociali, – conclude Palma – agli incontri con parlamentari ed enti Locali, per modificare il dl sblocca-crediti ci vedrà pertanto in prima fila”.