“De Filippo la smetta di derogare le direttive del consiglio”

8 aprile 2013 | 13:36
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“De Filippo la smetta di derogare le direttive del consiglio”

Sul rinnovo di 7 co.co.co presso il dipartimento Formazione e Lavoro ritorna il consigliere regionale Gianni Rosa evidenziando come si tratti di “ un atto che viola la decisione assunta dal Consiglio Regionale che prevede la selezione pubblica tramite concorso per l’attivazione di contratti atipici con la Regione Basilicata.” In merito all’interrogazione presentata qualche settimana fa continua il consigliere “ovviamente nessun cenno da parte del ‘Palazzo’ e nessuna risposta da parte del Governatore, come da prassi di questo centrosinistra lucano che spesso vota, delibera e fa leggi e poi sono i primi a violarle.” Al danno la beffa perché “in completo silenzio il Palazzo raddoppia la violazione stanziando 3.200.000 euro per la proroga fino al 31 dicembre 2015 di 17 contratti consulenti senior. Trovando anche il ‘cavillo’: difatti sostiene che i rinnovati avevano già superato una selezione pubblica nel lontano 2008 e quindi sono ‘immuni’ dalle nuove disposizioni. Anche per questo nuovo atto è stata presentata oggi una specifica interrogazione.” Rosa si rivolge al presidente De Filippo “che troppo spesso lancia appelli pubblici richiamando al rispetto istituzionale e che con questi atti è il primo a prendersi delle personali deroghe. Il Consiglio Regionale – prosegue – infatti con un voto unanime ha assunto una decisone politica precisa che impone un nuovo modo di operare cui gli uffici e lo stesso De Filippo devono rispettare. Invece no, – tuona il consigliere –  con l’arroganza di chi crede che con il Potere si può tutto si fa di carta straccia anche una precisa volontà dell’assemblea legislativa. Riteniamo questo comportamento incomprensibile con atti illegittimi emessi dagli Uffici cui non è permesso derogare da un chiaro e preciso indirizzo del Consiglio Regionale.” E conclude rivolgendo ai giovani lucani un appello: “se volete cambiare le cose e se volete la meritocrazia quale requisito per lavorare bisogna mandare a casa questa oligarchia che non rispetta ne le leggi, nè le norme e nè la professionalità. Soprattutto non rispetta i cittadini.”