Chiusura attività, 2013 sarà annus horribilis

10 aprile 2013 | 11:14
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Chiusura attività, 2013 sarà annus horribilis

Per l’Industria italiana, il 2013, osservando i primi 4 mesi, sarà negativo. Solo lunedì hanno chiuso 58 società. Secondo un’indagine Cerved tra gennaio e aprile sono state 4.218 le imprese che hanno chiuso: il 13% in più rispetto al 2012 In media ben 43 istanze di fallimento al giorno sono state rilevate tra nord e sud Italia.

La recessione non fa distinzioni di categoria, dalle costruzioni ai servizi, colpisce alla cieca. Come scrive Il Sole 24 Ore, se a questo si sommano il credit crunch, i ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, gli ordinativi al lumicino, la domanda sempre più debole e una pressione fiscale tra le più alte in Europa la tendenza sarà difficile da invertire.

Le regioni più colpite sono Friuli Venezia Giulia, Marche, Lombardia, Lazio, Veneto e Campania. Tra l’altro “nel 2012 il Cerved ha contato, prosegue il quotidiano di economia, 47mila società protestate (+8,8% sul 2011). Mentre hanno pagato in grave ritardo il 7,1% delle società (con oltre due mesi di proroga rispetto a quanto concordato); lo stesso dato del quarto trimestre 2011 era pari al 6 per cento”.