Udc, c’è maretta a livello nazionale

7 marzo 2013 | 17:29
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Udc, c’è maretta a livello nazionale

Il risultato delle ultime consultazioni elettorali è stata una mazzata tremenda in casa  Udc e chi avrebbe dovuto dare spiegazioni in merito,  in seno agli organi apicali del partito, evidentemente sfugge alle proprio responsabilità. E’ in sintesi l’attacco non troppo velato del presidente del comitato provinciale di Potenza e dirigente regionale dell’Udc Antonio Flovilla. “Da Casini ci saremmo aspettati ben altro comportamento anziché inviare una lettera per motivare la sua diserzione alla riunione del Consiglio Nazionale dell’Udc che, di fatto, ha perso ogni significato politico e pertanto non può produrre conclusioni”. Un Casini che ha strappato per un pelo l’elezione con un “misero 1,78% racimolato alla Camera” anche nella circoscrizione lucana e che deve dare delle “giustificazioni dirette all’elettorato lucano che lo ha votato.” Il comportamento invece secondo Flovilla è più quello di uno che “vuole tenere le mani libere per quello che sarà il suo futuro politico.” E non si sa se lo spazio per l’Udc possa essere anche solo risicato. “Il disegno di Casini di ‘commissariare’ il partito – prosegue con le punte di diamante del suo ‘cerchio magico’ (Raho, Libè, Galletti) è saltato.” E’ stato dilapidato in pratica un patrimonio elettorale che si attestava tra il 6 e 7% e a questo punto “il gruppo dirigente nazionale, Casini, Cesa e Buttiglione, in testa deve interrogarsi sulle motivazioni. In primis l’alleanza suicida con Monti e poi il supino piegarsi ai diktat di Italia Futura di Montezemolo, che poi si è tenuto in disparte” ha concluso Flovilla.