Prima di tutto le infrastrutture

27 marzo 2013 | 11:32
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Prima di tutto le infrastrutture

“Ben vengano nuove e prestigiose commesse di lavori all’estero per le imprese italiane di costruzioni, come quelle della Impregilo che si è assicurata la nuova metropolitana di Santiago in Cile e tratti dell’Autostrada “Ecovias” in Brasile, per 90 milioni di euro, ma non per questo possiamo rinunciare ai lavori di opere pubbliche nel nostro Paese dove solo i cantieri possono rilanciare lavoro ed economia”. A sostenerlo è il segretario regionale della Feneal-Uil Domenico Palma evidenziando che “l’ultima  commessa che vede impegnata la Impregilo, sia pure in Ati, risale a diversi anni fa  con l’aggiudicazione del Megalotto 3 della SS106 Jonica, a riprova che le grandi infrastrutture, soprattutto al Sud,  sono da troppo tempo bloccate dal meccanismo perverso “pochi soldi-molta burocrazia”. Facciamo nostra, in proposito, la “raccomandazione” del  prof. Boshma che ispira la nuova programmazione che la Regione vorrebbe imprimere per il Programma Fesr 2007-2013. Poiché la Commissione Europea finanzierà pochissimi investimenti sulle infrastrutture durante il prossimo periodo di programmazione – sostiene la relazione Boshma – è importante selezionare i progetti molto attentamente. Raccomandiamo pertanto di concentrare le risorse finanziarie su quei progetti che mirano a collegare i distretti industriali ai più importanti nodi ferroviari, autostradali e aeroportuali. In sostanza, senza infrastrutture materiali anche quelle “immateriali” riferite ai beni culturali, turistici, ambientali e storico-architettonici che rappresentano occasioni di sviluppo e nuova occupazione, “punti di forza” unici come li chiama il Ministro Barca – dice Palma – non hanno alcuna chance di trasformarsi in opportunità.  Tutto il cosiddetto pilastro della competitività regionale racchiuso nello studio-progetto “Capacity Lab” ruota intorno al programma di opere pubbliche strategiche che gli Stati Generali delle Costruzioni hanno da tempo definito e presentato ai Governi nazionale e regionale. Di fatto l’interrogativo che, legittimamente, molti, tra giornalisti, economisti e politici si pongono sulle ricadute della nuova programmazione europea in Basilicata possono trovare una risposta solo attraverso l’accelerazione della fase di cantierizzazione di opere già approvate e finanziate e di quelle ferme per carenza di investimenti. In sintesi, vorremo che al traguardo Impregilo che consolida e sviluppa la propria leadership in Sud America nel settore della realizzazione di infrastrutture di trasporto si possa affiancare una presenza decisamente più consistente di grandi gruppi delle costruzioni specie nel Mezzogiorno ed in Basilicata dove l’ultimo svincolo dell’A3 Sa-Rc inaugurato, esattamente un anno fa, è quello di Lauria. Infine, siamo in attesa che l’impegno della Giunta Regionale per la condivisione della nuova filosofia di programmazione comunitaria si traduca in momenti concreti e strumenti di concertazione sociale”.