Non c’è pace per i lavoratori ex T.S.I

Si è fatta insostenibile la situazione dei lavoratori ex T.S.I reindirizzati e assunti nel dicembre 2011 dall’azienda Ambrosia Technologies srl. “Alcuni lavoratori sono stati sacrificati, – è il commento della coordinatrice Regionale UGL giovani Basilicata, Samanta Rapolla – così come le ore contrattuali, passate da 40 a 30 settimanali, in cambio della promessa del pagamento puntuale degli stipendi.” Una promessa ad oggi ancora inevasa, lamentano i lavoratori, che attendono la regolarità delle spettanze economiche nonostante abbiano svolto il proprio lavoro regolarmente ma in condizioni difficili e tra mille sacrifici. La misura è colma soprattutto se si devono fare i conti con i debiti contratti dalle famiglie e mensilità maturate che bussano ancora a denari. “Non è possibile – ha sottolineato la coordinatrice – che venga pagato uno stipendio ogni tre mesi e per giunta anche in ritardo.” E’ giunto il momento, ci si chiede, di porre fine a questa sofferenza procedendo al più presto ad un nuovo piano industriale. “Gli incontri richiesti dai sindacati, sono serviti più che altro all’azienda per fare cassa senza compensare come dovuto i lavoratori e il risultato delle ultime elezioni è la dimostrazione del cambiamento che chiede la gente” ha tuonato infine Rapolla.