I Frutti della Terra di Teri Volini

28 marzo 2013 | 17:14
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I Frutti della Terra di Teri Volini
I Frutti della Terra di Teri Volini
I Frutti della Terra di Teri Volini
I Frutti della Terra di Teri Volini

E’ il caso di dire che ci hanno messo la faccia. 500 volti di gente comune compongono come un puzzle la ‘mela’ di Teri Volini: l’ultima opera dell’artista di Castelmezzano intitolata “Io sono Uno con i Frutti della Terra” che lei stessa preferisce definire “Opera di autocoscienza cellulare collettiva”. Il richiamo è alla quanto mai impellente necessità che frutti di cui ci nutriamo siano il più possibile integri e sani: perché d’altronde, come diceva Feuerbach, ‘siamo quel che mangiamo’ e ancor più l’uomo contemporaneo ha un’assoluta urgenza di ristabilire un corretto equilibrio tra cibo e salute. “Si tratta – spiega l’artista ambientalista convinta e infaticabile operatrice culturale con il Centro d’Arte e Cultura Delta di cui è fautrice e responsabile – di un grande frutto stilizzato, in cui ciascuno/a dei partecipanti rappresenta simbolicamente una delle cellule della mela. I nostri volti, inseriti in dischi piccolissimi, rappresentano l’esemplificazione della percezione impersonale di sé in un’azione che supera ciascun individualismo nella consapevolezza di attuare insieme un’azione virtuosa in cui ciò che conta è la difesa del bene comune per noi e per le future generazioni”.

Ultimo tassello di un lungo percorso. In stretta e coerente continuità con l’ultra trentennale attività artistica – che prima nell’opera pittorica esaltava l’incanto dinanzi alla bellezza della Natura e successivamente, in anni più recenti, attraverso le tecniche e i linguaggi dell’istallazione e della fotocomposizione digitale intende stimolare alla sensibilizzazione delle coscienze in favore della difesa dei beni comuni – l’invito è, ancora una volta, a riconoscersi “Essere Uno” con l’intero creato: Acqua, Aria, Sole, Fuoco, Alberi e ora Frutti della Terra. La nutrita serie di opere di autocoscienza collettive, che si sono susseguite negli ultimi cinque anni, ha coinvolto via via un numero sempre crescente di partecipanti o meglio di ‘co-autori’ dell’opera stessa. “Sono molto felice – ha sottolineato l’artista Teri Volini – che questa volta siamo arrivati ad essere in 500: un numero elevatissimo di persone consapevoli che ha risposto positivamente all’invito lanciato sul web e ha accettato di dare la propria adesione, autorizzando alla pubblicazione di una loro foto all’interno di un’opera che intende dare testimonianza attiva e fattiva di una quanto mai necessaria causa comune”.

Inaugurata nel giorno dell’arrivo della Primavera. La nuova opera di Teri Volini è stata presentata nell’ambito di un convegno sul tema “Filiere agro-energetiche e sviluppo territoriale” il 21 marzo al SunSet Cafè dove l’opera resterà esposta per qualche tempo. Nel corso del convegno, che si è avvalso del Patrocinio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Potenza, si è discusso di energia, biomasse, biogas, tecnologie, impianti e nuovi modelli di crescita sostenibile, qualità e proprietà delle produzioni agricole. L’artista ha presentato al nutrito pubblico presente la sua nuova opera illustrando, tra l’altro, i motivi per cui essa si pone con particolare coerenza all’interno del suo filone di ricerca personale, artistica e civile. Nella convinzione che ‘l’arte formi la cultura e la vita stessa’ contribuendo alla crescita e al consolidamento di ‘un sistema che trasformi tutto l’organismo sociale in un’opera d’arte’, come il maestro Joseph Beuys affermava negli anni 70, l’arte di Teri Volini risponde inequivocabilmente ad una precisa e puntuale missione: l’attivazione di rinnovata conoscenza e consapevolezza, valida spinta al miglioramento di sé e dell’intera umanità. E certamente non si fermerà qui: ai Frutti della Terra qualcos’altro di sicuro seguirà. Perché, d’altronde per un modo migliore, c’è ancora tanto, tanto da fare.