Anche un’aiuola si può adottare

22 marzo 2013 | 17:51
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Anche un’aiuola si può adottare
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Anche un’aiuola si può adottare
Anche un’aiuola si può adottare
Anche un’aiuola si può adottare

I bambini dell’I.C. Don Lorenzo Milani insieme a insegnanti e genitori, gli studenti responsabili dell’Educazione all’ambiente dell’Ipsia “G. Giorgi” e i volontari del Circolo Legambiente di Potenza, hanno oggi completato i lavori di sistemazione dell’aiuola comunale di via del Gallitello, già adottata dall’associazione come previsto dal Regolamento del Verde Urbano della Città di Potenza. 

È così che l’associazione ha voluto accogliere la primavera. Prendendosi cura di trecento metri quadri di verde urbano, ora in stato di incuria e abbandono. I volontari hanno piantumato circa 100 piante tra lavanda, crespino, maonia, ligustro e albero di Giuda, forniti dal Vivaio Regionale Basento e da Dichio Vivai Garden. I “custodi” dell’aiuola si impegnano così a garantire, anche in  futuro,  interventi di manutenzione ordinaria quali irrigazione, concimazione, sfalcio dell’erba,  potatura, osservazione della crescita delle piante. Gli studenti dell’IPSIA Giorgi, in particolare,  attraverso attività di laboratorio a scuola si sono occupati della realizzazione della tabella informativa sulle caratteristiche dell’aiuola.
L’iniziativa è l’atto conclusivo del progetto “Viviamo il territorio” che la Legambiente ha messo in campo per la tutela dell’ambiente come elemento di coesione sociale. Partito nel mese di ottobre, ha visto la  partecipazione  attiva di 10 ragazzi del capoluogo di età compresa tra i 15 e i 21 anni, di cui 3 in carico all’Ufficio di Servizio Sociale per i minorenni di Potenza e per i quali  l’Autorità giudiziaria ha disposto la messa alla prova. I ragazzi sono stati coinvolti nell’organizzazione e nella promozione di campagne (Puliamo il mondo, Festa dell’albero, Fai la spesa giusta e Illumina il riciclo) e nei lavori di sistemazione dell’orto sociale di Legambiente nel parco Baden Powell.
La partecipazione di diversi soggetti ha molteplici significati. “La presa in carico dell’aiuola – spiega il presidente del Circolo Alessandro Ferri – è da un lato un modo per sollecitare i cittadini a prendersi cura attivamente delle aree comuni ma è anche il mezzo per favorire l’integrazione e la coesione sociale, creando un ponte tra i volontari di diverse generazioni: i bambini, per educarli a uno sguardo diverso alla città, e i ragazzi più grandi impegnati concretamente in lavori più faticosi. E poi il coinvolgimento dei ragazzi di Viviamo il territorio, con lo scopo di avvicinarli all’associazionismo attraverso un impegno che duri nel tempo”.