Vaticano, il Papa si “dimette”

11 febbraio 2013 | 12:06
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Vaticano, il Papa si “dimette”

Benedetto XVI lascia il pontificato dal 28 febbraio, Lo ha annunciato personalmente, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto Benedetto XVI ha spiegato di sentire il peso dell’incarico di pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa. Al momento non ci sono altre notizie sul motivo di questa scelta. Secondo fonti non accreditate, il Pontefice lascia per motivi di salute. Nulla di tutto questo però trapela dal Vaticano.

Papa Ratzinger fu eletto al soglio pontificio il 19 aprile del 2005. La fumata bianca arrivò al quarto scrutinio, nel secondo giorno, con l’Habemus papam proclamato dal balcone della loggia centrale della basilica di San Pietro in Vaticano, dopo la fumata bianca dal comignolo della Cappella Sistina. Bisogna andare molto indietro nel tempo per trovare un precedente rifiuto. Nel 1294, dopo quattro mesi dalla sua elezione, Papa Celestino V lasciò il pontificato. Fu ricordato come il Papa del gran rifiuto da Dante Alighieri. In realtà la storia lo ha riabilitato come uomo di straordinaria fede e umiltà. A marzo il conclave per eleggere il nuovo successore di Pietro.

Il testo integrale del messaggio letto da Papa Benedetto XVI. Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinchè assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”.

Da tutto il mondo stanno arrivando messaggi di vicinanza al Papa, messaggi che esprimono il massimo rispetto per la scelta del pontefice.

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