Una cittadella tra le macerie

2 febbraio 2013 | 09:29
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Una cittadella tra le macerie

“Guarda quella baracca, ci ballano i topi dentro”, fa segno con la mano Antonio. Giriamo per una delle tante stradina senza nome del quartiere più degradato di Potenza: Bucaletto. Giungendo all’altezza del container indicato, si notano i segni di una demolizione solo avviata. “Abbiamo chiamato i vigili e ci è stato spiegato che per smaltire tutto quel materiale ci vogliono troppi soldi”, aggiunge Antonio. Ed è proprio questo prefabbricato alla deriva l’emblema più calzante dello smantellamento impossibile di un intero rione. Le 600 famiglie che ancora oggi vivono nella Cittadella del post terremoto, sono quindi costrette a rimanerci ancora a lungo. Perché, fa notare Franco, “se smantellano 10 baracche all’anno, ditemi voi..”. E aggiungiamoci pure che a molti disperati viene spesso proposto il passaggio da un rudere in cui piove all’interno, ad un altro giaciglio meno malandato, ma pur sempre provvisorio. E aggiungiamoci pure che molti, pur avendo ottenuto l’abitazione altrove, continuano ad utilizzare il vecchio rudere per portarci l’amante, come seconda casa, o come luogo abusivo di lavoro. Clicca qui per continuare