Sos Basentana. L’ennesimo disperato appello di Nicola Bonelli

18 febbraio 2013 | 21:24
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Sos Basentana. L’ennesimo disperato appello di Nicola Bonelli

Appello ai Signori:

Vito De Filippo . . . . . . . . Presidente Regione Basilicata – Potenza

Mario Cerverizzo . . . . Direttore Gen. Dipart. Infrastrutture – Potenza

Luigi Pizzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .Prefetto di Matera

Antonio Nunziante . . . . . . . . . . . . . . . . . Prefetto di Potenza

Franco Stella . . . . . . . . . . . . . . Presidente Provincia di Matera

Piero Lacorazza . . . . . . . . . . . . Presidente Provincia di Potenza

Mario Maragno . . . . . . . . . Presidente Ordine Ingegneri di Matera

Saverio Scalone . . . . . . . . Presidente Ordine Ingegneri di Potenza

Celestina Gravina . . . . . . . Procuratore della Repubblica di Matera

Maurizio Alivernini . . . Direttore Regionale Vigili del Fuoco – Potenza

Eugenio Barisano . . . . . . . Comandante Vigili del Fuoco di Matera

Gavino A. Coratza . . . . . Direttore Generale dell’ANAS Spa – Roma

Pietro Ciucci . . . . . . . Amministratore Unico dell’ANAS Spa – Roma

Cosimo Latronico . . . . . Senatore della Repubblica Italiana – Roma

E per conoscenza: . . ai Ministri di Infrastrutture e Giustizia – Roma

Signori! Fermate quei Pazzi!

Hanno prima indebolito i pali di fondazione con assurde perforazioni. Sono poi passati ad una pericolosa manomissione dei plinti di fondazione. Dopo averli demoliti per 1/5 del loro spessore (e per buona parte della superficie), li hanno ripristinati con riporto posticcio di cemento armato. Non si rendono conto di aver ridotto la resistenza di elementi strutturali fondamentali di quel viadotto.

Continuano nel loro intento distruttivo perché godono della copertura da parte della loro Dirigenza Nazionale. Con la lettera del 28.10.2012 ho segnalato la gravità della situazione, dovuta proprio agli interventi fasulli dei Tecnici ANAS di Potenza. Ho tentato di richiamare l’attenzione sia del Presidente dr Pietro Ciucci che del Direttore ing Gavino Coratza. Ho chiesto loro di venire a rendersi conto sul posto.

Ma invece di venire (o mandare qualcuno) a fare una verifica tecnica, si sono entrambi esibiti in un epistolario burocratico, elusivo e confusionario:

a) prima il Coratza: con la lettera ambigua del 3.12.2012, a cui ho risposto con lettera del 12.12.2012, rinnovando l’invito (ma inutilmente) ad un sopralluogo, per rendersi conto delle castronerie in corso di esecuzione;

b) adesso il Ciucci, che con lalettera del 4.02.2013, cerca di tranquillizzare il Sen Cosimo Latronico, e per tale scopo::

– riferisce che in un “tavolo attivato presso la Regione, con la partecipazione dei consulenti della Procura”, sono state escluse le ipotesi di rischio paventate dal Bonelli;

– offende l’intelligenza di chi legge quando dice che il cedimento della gabbionata a ridosso del pilone 13 (realizzata un mese prima) è stato un “comportamento atteso”; quasi a dire che si è trattato di un esperimento: 40.000 euro buttati via.

racconta inesattezze nel descrivere la deviazione della corrente: provocata nel marzo 2011. Se veramente l’avessero deviata tra le pile 10 e 12, avrebbero fatto quello che sto suggerendo da anni: convogliare la corrente sulla briglia che trovasi proprio a valle delle pile 10 e 12. Il viadotto sarebbe così ritornato in sicurezza. E ci saremmo risparmiati tanti sprechi e scelleratezze.

Insomma, il modo ambiguo, superficiale, con cui il Ciucci ed il Coratza affrontano la questione, dimostra che nell’ANAS Spa non ci sono solo le schegge impazzite di Potenza, ma c’è un’intera Banda di Irresponsabili, cui è affidata la rete nazionale delle strade statali.

Ebbene Signori! Si è bello e capito: se non interviene qualcuno di Voi, Rappresentanti delle Istituzioni, a fermarli, costoro continueranno all’infinito. Mi preme ricordarvi che il vostro silenzio vi rende responsabili di una gravissima omissione, e complici di tutto ciò che inevitabilmente accadrà. Sto parlando del rischio grave per la Pubblica Incolumità. La situazione richiede una vostra immediata verifica ed una risposta. Se ci siete… battete un colpo.

Vorrei dire a Cosimo Latronico (e agli altri Politici che in questi giorni sfilano sulla passerella elettorale) ch’è puro sciacallaggio interessarsi del problema Basentana solo a fini propagandistici. Venga sul luogo (con i suoi colleghi) a rendersi conto delle fandonie del Ciucci e delle castronerie dei suoi giannizzeri potentini.

Vorrei inoltre ricordargli che la strada non è di proprietà dell’ANAS ma dello Stato. Il quale è tenuto a vigilare su chi la gestisce. Sarebbe quindi opportuno mobilitare gli Organi dello Stato, a cominciare dai Prefetti, anziché rivolgere preghiere al Ciucci, la cui Azienda (privata) mira forse al profitto e non gliene frega niente di tutto il resto.

Vorrei dare a Mario Cerverizzo lo stesso consiglio: spolveri un po’ della sua reminiscenza scolastica e venga sul luogo a rendersi conto di ciò che fanno nel Basento i suoi colleghi ingegneri. Ed invece di star lì ad attivare “tavoli di copertura” nell’interesse dell’ANAS Spa, veda di vigilare sul Pubblico Interesse.

A Celestina Gravina vorrei ricordare che i cittadini hanno il diritto di sapere l’esito della indagine geognostica che la Procura di Matera sta conducendo da due anni sul sito dove sono ubicati i viadotti Calciano 1 e Calciano 2.

Sono opere realizzate (con tutti i santi crismi) verso la fine degli anni 60. Le cui fondazioni poggiano su argilla compatta e dura: dico questo da testimone oculare. Sono opere che hanno superato il collaudo continuo e gravoso del traffico; che hanno sopportato egregiamente il terremoto del 1980.

Abbiamo transitato su quei viadotti per 40 anni e nella massima sicurezza. Ma all’improvviso si scopre (da questa idea balzana dell’indagine geognostica) che forse non sono fondati su terreno idoneo a sopportarne il peso. (???)

Come cittadini abbiamo il diritto (ed anche il dovere verso i nostri figli) di chiarire questo dubbio: cioè di sapere con certezza se la Basentana è ancora transitabile in sicurezza. Sono ancora sul duro quei viadotti o sono transitati verso le sabbie mobili? Quelle stesse che magari stanno inghiottendo l’inchiesta in corso? Sarebbe forse il caso che i consulenti della Procura si dedicassero un po’ di più all’accertamento affidatogli, invece di perdere tempo presso i suddetti “tavoli di copertura”.

A Mario Maragno e Saverio Scalone vorrei far notare che la loro indifferenza verso i miei appelli, non fa certo onore alla categoria che rappresentano. Credo che il loro defilarsi sia una grave infrazione al codice deontologico degli Ingegneri. Oltre che una forma di tradimento verso la comunità di appartenenza.

Signori! Ribadisco il mio intento propositivo in questa miserevole vicenda. Qualora decideste d’intervenire, sono a disposizione per ogni chiarimento, che a mio avviso non può prescindere da un accurato sopralluogo tecnico.

 Nel frattempo, in attesa del vostro probabile risveglio, ho deciso di protestare contro il vostro reiterato MENEFREGHISMO.

Da cittadino di Tricarico – la cui comunità sarà la più colpita e danneggiata dal crollo ed abbandono di quei due viadotti – comunico a Voi altri ed ai miei concittadini che… IO NON VOTO.

Tricarico, 18 febbraio 2013                               Nicola Bonelli