L’onorevole Salvatore Margiotta abbia un briciolo di pudore
Il candidato Salvatore Margiotta, professore all’Università della Basilicata, ingegnere affermatissimo grazie alla politica di cui egli è costruttore instancabile, scrive all’Ordine di appartenenza Nella lettera allegata emerge una certezza. L’on. Margiotta andrebbe in parlamento per tutelare gli interessi di una categoria. O meglio di una corporazione. La domanda ingenua di un cittadino ingenuo è la seguente: perché dovrei votarla io che sono una casalinga? Perché dovrei votarla io che sono un pensionato? Un operaio della Fiat perché dovrebbe votare lei? Si faccia votare dai suoi colleghi e non racconti barzellette agli altri cittadini. Nella sua lettera all’ordine, con un fare tenerissimo dichiara: “ho svolto nella legislatura che sta per concludersi il ruolo di Vicepresidente della Commissione ambiente, territorio, lavori pubblici della Camera dei deputati: essere un ingegnere, ben prima che un rappresentante delle istituzioni, mi ha consentito di occuparmi di moltissimi provvedimenti legislativi con la competenza formata negli anni di studio, prima, e di esercizio della professione, poi.” Bravo. “ Ora sono ricandidato, questa volta al Senato, con il PD, al numero 3, posizione che, se avrò anche il sostegno dei colleghi, mi consentirà di continuare l’attività di parlamentare, e, magari, di concorrere, come farò, a ruoli di maggior prestigio al Governo o in Parlamento, potendo così incidere maggiormente nelle azioni a favore della nostra categoria. In questi anni mi ha accompagnato sempre la nostra agendina, che non ho mai voluto sostituire con quella di deputato: è stato un modo di ricordare a me stesso, e di mostrare agli altri, l’orgoglio di appartenere al nostro Ordine!” Caro Salvatore Margiotta, ma lei crede davvero di poter prendere per il culo i cittadini per l’ennesima volta? Fa bene a chiedere il voto dei suoi colleghi ingegneri, ma deve sapere che molti ragazzi ingegneri, giovani laureati in cerca di una prospettiva, ovunque in Basilicata trovano un ostacolo. L’ostacolo è lei, e quelli come lei, che non lascia niente, che progetta tutto, che incassa soldi a non finire per incarichi affidati dalla politica, dalla sua politica. Uno degli insaziabili della Basilicata è proprio lei. In ogni caso è evidente che, in base alla sua lettera, potranno votarla esclusivamente gli ingegneri che prendono le briciole grazie alle sue concessioni. Questa lettera finita nelle mie mani, è il simbolo della menzogna che in molti casi caratterizza questa campagna elettorale. Lei vada a casa, si accontenti di essere milionario. La smetta di fare tutto senza fare niente. Abbia un briciolo di pudore.