La pasionaria di Buccinasco

9 febbraio 2013 | 10:01
Share0
La pasionaria di Buccinasco

Chi è Carmela Mazzarelli

Classe 58, lavellese cresciuta nella “famiglia della socialista”. Un soprannome nobile siglato dalla storia della bisnonna di Carmela che a fine ottocento era una pasionaria combattente socialista. La stessa bisnonna che ha avuto un figlio esiliato durante il fascismo. Carmela per molti aspetti somiglia a quella sua antenata. Folgorata fin da bambina dalla passione politica. I primi passi li muove alla Camera del Lavoro di Lavello, nella Federbraccianti, a 18 anni. Poi la Federazione giovanile comunista, il Pci, la comunità cattolica del Sacro Cuore di Marco Bisceglia, il prete della contestazione. Mazzarelli è una ragazza espansiva, bella. Desidera vivere in una società aperta, essere libera, ha bisogno di aria.

A 19 anni “fugge” da Lavello. Non è autorizzata dai genitori, ma trova il modo per ottenere il consenso. Vuole andare a lavorare al Nord. Obiettivo fare l’infermiera. Nel 79 rinuncia alla probabile assunzione in qualità di infermiera e partecipa al concorso per agente di Polizia municipale a Corsico. Vince. E’ tra le prime donne in Italia a ricoprire un ruolo lavorativo riservato fino ad allora agli uomini. Dopo due anni diventa delegata Cgil nella Polizia Municipale, unica donna tra 35 maschi. Nel 1995 è coordinatore del Comitato pari opportunità del Comune di Corsico. Nel 1998 è dirigente provinciale della Funzione Pubblica Cgil. Nel 2005 è collaboratrice dell’assessore all’ambiente della Provincia di Milano, Bruna Brembilla. Ma subito si licenzia, perché la Brembilla è una delle impresentabili di cui parleremo tra poco.

Nel frattempo Carmela Mazzarelli diventa vicepresidente provinciale milanese del Partito Democratico.

Chi è Bruna Brembilla

Lo scrive Il Fatto Quotidiano in un articolo di Davide Milosa: “(…) Nel Partito democratico ci provano in molti. E ci prova anche Bruna Brembilla, influente membro del Pd lombardo, nonché ex assessore provinciale (fino al 2009) nella giunta di centrosinistra guidata, allora, dal plurinquisito Filippo Penati. E sì, perché saltare sul carro della “nuova” politica non serve a cancellare le ombre di ieri. E di ombre Brembilla se ne porta dietro molte. Ma ce ne è una che più delle altre rischia di danneggiare l’intero partito. Si tratta dei rapporti dell’ex assessore provinciale con personaggi vicini alla’ndrangheta. Nel 2008 il suo nome finisce sul registro degli indagati. La procura punta su un comitato d’affari tra Cesano Boscone, Buccinasco e Assago. L’indagine Giove però finirà con un’archiviazione. L’ex assessore ne esce pulita, eppure nella rete delle intercettazioni restano impigliate parole che la pongono al centro di un intreccio tra politica, impresa e ambienti mafiosi (…)”.Nonostante tutto Bruna Brembilla partecipa alle primarie parlamentari del Pd.

Carmela la guastafeste

E’ molto impegnata contro la criminalità organizzata: è stata “la prima a denunciare le amicizie sconvenienti della politica anche nel suo partito e riguardo i rifiuti si è battuta per la legalità sul terreno politico. Lei abita in via Guido Rossa, a Buccinasco (La Platì del nord, come  alcuni definiscono la cittadina in provincia di Milano). Quella stessa via citata nella relazione della Commissione parlamentare che ha indagato sulle concessioni per lo smaltimento di rifiuti in Lombardia con Buccinasco (e altri centri) protagonista. Su cui Mazzarelli ha fatto le pulci persino all’amministrazione guidata dal suo partito, il Pd. Senza risparmiare il centrodestra, venuto dopo. Lei non può accettare che una persona coinvolta in vicende ndraghetiste possa essere candidata al parlamento. Si oppone con tutte le forze alla candidatura di Bruna Bembrilla. Alla fine vince, Brembilla non è candidata.

Ma perché?

Bruna Brembilla, è intercettata dai carabinieri dei Ros mentre sollecita il voto di “quelli di Platì” . Chiede l’intervento di Pasquale Marando funzionario di dogana vicino ai clan. Carmela Mazzarelli sostiene con forza le ragioni dell’appello a non candidare Brembilla. Mentre Brembilla definisce i sottoscrittori “corpi impazziti” del partito e un ex assessore di Buccinasco indirizza una lettera aperta di insulti ai sottoscrittori. Carmela riceve una lettera agghiacciante dal vicesindaco di Cesano Boscone, amica di Brembilla. Che si conclude così: “Di giustizialisti ne è piena la cronaca spesso anche di come sono finiti giustiziati”. A Buccinasco la temperatura politica si alza ulteriormente pochi giorni dopo, quando viene presentato a Milano il rapporto della commissione parlamentare di inchiesta sui rifiuti in Lombardia. Un rapporto impietoso, che conferma in tutto la denuncia del libro. Ma falso anch’esso, si sostiene, visto che “nelle commissioni parlamentari ci sono un sacco di inquisiti”. Così, benché vicepresidente provinciale del Pd, il partito di Buccinasco le ha negato la tessera. Una vicenda che ha dell’incredibile, e che è stata raccontata recentemente nel suo blog dalla giornalista Marina Terragni. …per continuare clicca qui