Giuseppe Molinari: demolire il prefabbricato di Poste Italiane

3 febbraio 2013 | 12:53
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Giuseppe Molinari: demolire il prefabbricato di Poste Italiane

“Nell’area antistante la Stazione centrale, dopo il terremo del 1980, fu realizzato un prefabbricato da Poste italiane che sarebbe dovuto essere temporaneo. Da allora, invece, è ancora in piedi e in uno stato di completo abbandono che stride con il progetto di riqualificazione (rientrante nei Pisus) in corso proprio nella zona in questione. Per questo ho chiesto all’amministrazione comunale se e quando Poste italiane, così come è stato previsto (nella licenza edilizia del 15 febbraio del 1973), provvederà ad abbattere la struttura. Si deve pretendere da Poste italiane la stessa bravura e velocità con la quale sta chiudendo o comunque diminuendo il servizio sul territorio lucano. Quel prefabbricato, oltre ad essere un pugno nell’occhio ed un pessimo biglietto da visita per i viaggiatori che scendono alla fermata di Potenza Centrale, è diventato un ricettacolo di sporcizia frequentato da balordi. Non pochi cittadini mi hanno chiesto di essere portavoce dell’istanza per eliminare la fatiscente struttura”.  Il Consigliere comunale di Potenza Giuseppe Molinari riportando all’attenzione la necessità di eliminare il prefabbricato di Poste italiane comunica la risposta alla sua interrogazione evidenziando come “sia necessaria una maggiore insistenza da parte dell’amministrazione comunale che deve esigere dalla società correttezza ed efficienza”.

“L’amministrazione comunale –sottolinea Molinari- ha spiegato di aver notificato nel 2011 a Poste italiane ed a Rfi l’invito a demolire il prefabbricato, proprio in vista dei lavori di riqualificazione che hanno comportato l’eliminazione anche di altre strutture nella stessa zona. In seguito l’amministrazione comunale avrebbe dovuto procedere ad emanare un’ordinanza di demolizione a carico dell’ente per questo si è temporeggiato. Attualmente è in corso una trattativa con Poste Italiane in base alla quale il Comune si assumerebbe l’onere della demolizione mentre Poste italiane dovrebbe cedere all’amministrazione un’area vicina al Ponte Musmeci da adibire a parcheggio pubblico. Per dare avvio ai lavori di riqualificazione, previsti con la disponibilità finanziaria del Fondo di coesione, l’amministrazione ha detto di non potersi concedere il lusso di aspettare oltre”.

Secondo Molinari “si è già aspettato troppo in quanto Poste Italiane può certamente sostenere le spese di una demolizione. La proposta è, quindi, di emanare l’ordinanza accollando le spese al Comune di Potenza che poi potrà rivalersi nei confronti di Poste italiane”.