Cinque consiglieri regionali ‘giocano d’azzardo’

22 febbraio 2013 | 12:20
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Cinque consiglieri regionali ‘giocano d’azzardo’

Quando mancano le idee, e forse anche le competenze, ci si arrampica agli specchi per le allodole. Cinque consiglieri regionali sfilano dal cilindro una proposta per lo sviluppo del turismo e dell’occupazione in Basilicata. Chiedono un Casinò.  Una proposta che segnala l’alto profilo politico dei personaggi. Sicuramente questi signori hanno studiato con cura gli effetti miracolosi del gioco d’azzardo in una regione dove su molti fronti già si scherza troppo col fuoco. Le altre regioni italiane, cioè quasi tutte, non hanno un Casinò. Non per questo vivono nella miseria e sono sottosviluppate. Ciò che rivela la superficialità di questi consiglieri, e anche la vacua banalità dell’idea, certo non originale, è l’improprio e azzardato accostamento della funzione pedagogica del gioco alla cruda realtà dei Casinò. Di Pietro direbbe: che ci azzecca! Nelle motivazioni a sostegno della mozione, infatti, i consiglieri scrivono: “il gioco in qualsiasi forma e modalità, rappresenta, a partire dall’infanzia e sino all’età matura, una delle componenti fondamentali del vivere civile, svolgendo un ruolo chiave nello sviluppo cognitivo e della socializzazione tra individui …” Cari consiglieri ma chi ve le racconta queste balle. Il gioco che contribuisce allo sviluppo cognitivo a partire dall’infanzia, è un’altra cosa. Avete scambiato le lucciole per lanterne. Da quando il gioco d’azzardo ha una funzione pedagogica? E da quando un Casinò risolve i problemi del lavoro e dello sviluppo di un territorio? Penso a Milano, povera città, senza un Casinò è la più misera della Lombardia. Penso a Firenze, miserevole città d’arte, chissà quanto potrà resistere senza un Casinò. Signori, per favore. Siccome vi paghiamo, anche bene, lavorate a cose serie. E se proprio non ci riuscite, abbiate la compiacenza di tacere.  La Basilicata è ormai piena di tabaccherie e bar affollati da pensionate e casalinghe, da operai e disoccupati, da gente avviluppata nella slotmania. Poveracci colpiti da una gravissima dipendenza di cui nessuno parla e nessuno si occupa. Un fenomeno gravissimo che è già diventato una vera piaga sociale. Cari Singetta, Mollica, Falotico, Mazzeo e Mancusi, ma si può sapere che fate dalla mattina alla sera in consiglio regionale?