Bucaletto: quando la magistratura chiuse un occhio

9 febbraio 2013 | 10:09
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Bucaletto: quando la magistratura chiuse un occhio

Una pagina di vergogna su cui nessuna amministrazione degli ultimi trent’anni è riuscita a scrivere la parola fine. E se la politica nulla ha fatto per chiudere definitivamente questo“ghetto”, nulla ha potuto neanche la magistratura, che anche di fronte ad evidenti pericoli per l’incolumità delle persone che vi abitano ha chiuso un occhio. O forse tutti e due.

Il coraggio mancato

“In realtà è mancato il coraggio di sgomberare il ghetto”. La pensa così Angelo Quaratino “storico” presidente del comitato cittadino di Bucaletto. Lui che la parola ghetto la trovava esagerata ed offensiva, oggi non può fare a meno di usarla quando parla della sua cittadella. Quaratino su Bucaletto ti sommerge di carte e racconti. Del resto ci vive da sempre. E’ lui che con l’assistenza del legale potentino Clemente Delli Colli, si è preso la briga di “portare la cittadella in tribunale”.

A leggere le carte vien da chiedersi come mai quei prefabbricati siano ancora lì. Cosa è mancato perché si decidesse per un sgombero? Non certo la possibilità di dare una casa a queste persone. A Potenza negli ultimi trent’anni si è costruito in ogni lembo di terra. Ma questa è un’altra storia.

I ‘tuttapposto’ della magistratura

Senza andare troppo indietro negli anni ripercorriamo le ultime tappe di una battaglia giudiziaria che prende le mosse da un verbale dell’Asl 2 di Potenza del gennaio 2007.

“I prefabbricati non rispondono ai requisiti igienico sanitari richiesti per i locali di civile abitazione …Alcuni ambienti visitati presentano umidità permanente dovuta presumibilmente a capillarità, condensa o igroscopicità che non si risolvono con normali interventi di manutenzione…

…Il parametro esterno di alcune strutture contenente amianto presenta lesioni rotture e crepe…

Le coperture di gran parte dei manufatti, in cemento amianto, presentano segni di danneggiamento….

Per un numero limitato di coperture è stato scelto l’intervento di rimozione, nella maggior parte dei casi si è scelto l’incapsulamento. In molti casi però l’incapsulante tende a staccarsi a danneggiarsi (il trattamento andrebbe ripetuto)…

Alcuni tetti presentano avvallamenti con possibile rischio per l’incolumità degli occupanti….per continuare clicca qui