Beppe Grillo condannato per omicidio colposo

5 febbraio 2013 | 23:02
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Beppe Grillo condannato per omicidio colposo

Cristina Gilberti all’età di 7 anni ha perso i genitori e il fratello. Un incidente stradale. L’auto la guidava Beppe Grillo. La donna, oggi 38 anni, chiede di incontrare il comico.Dalle pagine di Vanity Fair rompe il silenzio chiedendo di conoscxere la verità su quella maledetta giornata. Vuole sapere la verità su quella tragedia per cui Grillo venne condannato per omicidio colposo. Cristina lo fa pubblicamante perché lui in privato non le ha mai risposto e non ha mai chiesto scusa. E’ il 7 dicembre 1981 quando Beppe Grillo è a Limone Piemonte ospite dei Gilberti. Renzo, suo vecchio amico e la moglie Rossana con i figli Francesco 9 anni e Cristina 7. Dopo pranzo decidono di andare a prendere il sole, per un paio d’ore, in quota al Duemila, una baita raggiunta da una strada stretta e non asfaltata. Tutti sulla Chevrolet di Grillo, tranne Cristina che resta a casa di un’amica a vedere un cartone animato. Quasi a destinazione dietro una curva, un lungo lastrone di ghiaccio è la trappola mortale per la famiglia Gilberti. L’auto slitta all’indietro, diventa ingovernabile, urta una roccia, si gira, cade con il muso nel burrone. Grillo riesce a spalancare la portiera e a buttarsi. Per gli altri non c’è niente da fare. Il comico verrà condannato per omicidio colposo.

Oggi, Cristina – come riporta Vanity Fair in edicola mercoledì 6 febbraio – ha un altro cognome: quello del marito della sorella della madre, che la adottò dopo la tragedia. È diventata madre, ha 38 anni, fa volontariato per l’infanzia. Trentun’anni dopo chiede di incontrare Grillo. “Fra tutti quelli che in questo periodo sentono continuamente parlare di lui e vedono la sua faccia e leggono ovunque le sue parole ci sono anche io, e lui dovrebbe ricordarselo, e dovrebbe capire l’effetto che mi fa. Ogni giorno penso a come sarebbe la mia vita se i miei genitori e mio fratello fossero ancora con me”, dichiara al settimanale.
La donna chiede anche, d’ora in poi, di essere lasciata in pace da stampa e fotografi. Poi spiega di aver parlato pubblicamente in questo caso dopo tanti tentativi di contattare Grillo privatamente. Solo un nipote del fondatore del Movimento 5 stelle le ha risposto: “Mi ha spiegato che tutta la sua famiglia aveva sofferto per l’incidente, che non era il momento di ritornare sull’argomento. Ma per me il momento è questo: sono cresciuta, sono mamma, sono pronta per sapere e per parlare”. 
“Non ho mai avuto occasione di sentirmi raccontare come sono andate le cose direttamente da lui, l’unico che possa davvero farlo. Mi conosceva bene, era amico dei miei, frequentava la nostra casa: come è possibile che in tutti questi anni non abbia mai sentito l’esigenza di vedermi, di chiedermi scusa, almeno di telefonare ai miei genitori adottivi per sapere come stavo?”, si chiede la donna. (Fonte Tgcom24)