Tasse, la politica non ha compreso la gravità della situazione

9 gennaio 2013 | 16:53
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Tasse, la politica non ha compreso la gravità della situazione

“La recente impennata inflazionistica, addebitabile in gran parte agli inasprimenti fiscali dello scorso anno, rende non più rinviabile una radicale riforma delle tasse che alleggerisca il peso del fisco sulle famiglie e sul lavoro”. Lo afferma il segretario generale della Cisl Basilicata Nino Falotico che torna a rilanciare la piattaforma fiscale della Cisl. “Il fatto che il carrello della spesa per i prodotti di largo consumo sia aumentato di oltre quattro punti percentuali in un anno – osserva Falotico – è un chiaro campanello d’allarme sulla ridotta capacità di spesa delle famiglie che si trovano a dover fronteggiare una doppia crisi: da un lato la perdita secca di reddito connessa alla perdita del posto di lavoro, dall’altro la riduzione del potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni per effetto della morsa inflazionistica. L’esito di questo combinato disposto è un generale impoverimento delle famiglie, in special modo quelle che già orbitano intorno alla linea di povertà”.

Per il segretario della Cisl lucana “la classe politica non sembra aver ben compreso la gravità della situazione se è vero che nella recente legge di stabilità destra e sinistra si sono adoperate, con singolare convergenza di interessi per sabotare, riuscendoci, la proposta del governo di ridurre il carico fiscale sui lavoratori dipendenti e sui pensionati, riuscendo addirittura a ridurre i benefici già previsti per famiglie senza figli, incapienti e pensionati. Se, infatti, nella iniziale proposta del governo, che prevedeva la riduzione di un punto delle prime due aliquote Irpef, i benefici sarebbero andati all’87 per cento delle famiglie, lo stravolgimento della manovra ad opera del parlamento ha di fatto azzerato i benefici per quasi tre quarti dei contribuenti. A questo si aggiunga che a livello locale sono ben poche le amministrazioni che hanno abbassato le addizionali e le tasse locali tagliando ed efficientando la spesa così come aveva chiesto la Cisl lucana proponendo un patto di non belligeranza fiscale ai Comuni. È il segnale inequivocabile – commenta Falotico – del distacco abissale che separa il paese reale, con i suoi drammi quotidiani, da una classe politica che sembra del tutto incapace di fornire risposte concrete ai bisogni sociali, ma che si dimostra sempre più scaltra e irriducibile nella difesa di sprechi e privilegi che alimentano il circuito partitocratico”.

Secondo Falotico “anche questa campagna elettorale dimostra la disconnessione tra società e politica. Mentre negli Stati Uniti la recente campagna per le presidenziali si è giocata tutta sulle tasse e su come evitare in modo bipartisan il fiscal cliff, nel nostro paese un seria e circostanziata discussione pubblica sulle tasse è impossibile da praticare se non sotto forma di slogan, promesse insostenibili e propaganda a buon mercato. Il nostro auspicio – conclude il leader della Cisl lucana – è che su un tema di così grande portata sul piano sociale si possa aprire un dibattito nel paese serio e sereno perché sul fisco si giocherà la capacità dell’Italia di agganciare la ripresa economica e tracciare un percorso di crescita e prosperità nel lungo periodo”.