Tares, nuova mazzata per le pmi

7 gennaio 2013 | 17:43
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Tares, nuova mazzata per le pmi

“Non è stata ancora smaltita la batosta dell’Imu che dal primo gennaio specie su artigiani, commercianti e titolari di piccole imprese si abbatte la “mazzata” Tares, la nuova imposta che sostituisce la Tarsu e la Tia, ma soprattutto prevede anche, per la copertura dei costi dei servizi indivisi dei Comuni (l’illuminazione pubblica e la manutenzione stradale), una maggiorazione di 0,30-0,40 centesimi per metro quadrato di superficie imponibile”. Ad evidenziarlo è il consigliere regionale del Pdl Franco Mattia sottolineando che “in base alle prime proiezioni diffuse dall’Unioncamere il risultato è che imprese (e tutti i privati cittadini) pagheranno almeno il 30 per cento sino ad un massimo del 50 per cento in più rispetto alle vecchie tariffe. E’ questo – commenta Mattia – uno scenario inaccettabile soprattutto in una situazione economico-finanziaria sempre più critica, con una pressione fiscale nel nostro Paese che è tra le più alte al mondo. E tutto ciò accade mentre ai Comuni potranno rimanere solo le somme derivanti dagli eventuali incrementi della tassa consentiti, in ambito locale, fino a 0,10 euro il metro quadrato con tutto il resto che finirà nelle casse dello Stato”.

Per il consigliere del Pdl “la Tares spacciata dal Governo dei tecnici e professori quale tassello importante nell’attuazione del federalismo fiscale e strumento di responsabilizzazione degli enti locali per una gestione più efficiente delle risorse e per una maggiore trasparenza delle tariffe si sta delineando come un’ulteriore occasione di tassazione su imprese già stremate dal calo delle vendite come è ampiamente dimostrato in questa prima fase di avvio dei saldi nei negozi. C’è di più: la beffa per i piccoli imprenditori, come per i cittadini, riguarda i servizi erogati dai Comuni che in materia di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani sono ampiamente deficitari ed inadeguati senza puntare invece ad incentivare i comportamenti più virtuosi e al contrario colpire  quelli cosiddetti meno sostenibili.
In proposito – conclude Mattia – siamo alla solita politica degli annunci da parte della Giunta Regionale che a novembre ha riferito di voler adeguare ed ammodernare il Piano Regionale Rifiuti e sul quale si scontano i ritardi e le inadeguatezze note in queste settimane”.

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