Salta l’educazione fisica nelle scuole

14 gennaio 2013 | 12:31
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Salta l’educazione fisica nelle scuole

C’era una volta l’educazione fisica: no, non è l’incipit di una bella favola da raccontare ai nostri bambini! L’educazione fisica, oggi attività motoria, è finita nel Governo dei tecnici, sancendo la fine dello sport a scuola, a rischio tagli. Alla luce di questa situazione e in attesa di una circolare che faccia chiarezza, il mondo sportivo che gravita intorno alle Istituzioni scolastiche è in fermento: tra i rischi che si corrono, anche la possibilità della cancellazione dei Giochi Studenteschi del prossimo anno.

E il malumore è palpabile naturalmente tra gli stessi docenti, troppo spesso costretti ad inventarsi luoghi e strategie didattiche per svolgere la propria professione, disumanizzata per di più da un assordante silenzio che incombe sulla vicenda dei tagli alle attività sportive a scuola. Come se non bastasse, anche il Coni, che dovrebbe avere a cuore il destino di questa importante disciplina scolastica, tace. Non si possono disattendere le finalità educative dell’attività motoria a
scuola, fatti salvi gli obiettivi che sia i docenti che gli alunni intendono conseguire, in seno ad un percorso scolastico che non può prescindere dallo svolgimento di tutte le discipline del corso di studi. A fronte del silenzio del Miur e de Coni, gli insegnanti di educazione fisica, intendono manifestare il proprio disappunto e rammarico per l’ennesimo tentativo di frenare il processo educativo dei nostri giovani. Giova ricordare che l’attività sportiva è fondamentale per lo sviluppo di
valori basilari per la società: quali lo spirito di gruppo e la solidarietà, nonché la tolleranza e la correttezza delle azioni, principi indispensabili per favorire un arricchimento della nostra esistenza ed un miglioramento del nostro vivere quotidiano.

Attraverso lo sport si contribuisce al miglioramento quotidiano dell’equilibrio fra corpo e psiche, puntando al miglioramento di doti: quali la perseveranza e la determinazione. Oltre a possedere un ruolo sociale ed educativo, lo sport associato ad un’alimentazione equilibrata, apporta vantaggi dal punto di vista della salute dell’individuo che pratica un’attività sportiva costante. L’attività sportiva favorisce la salute fisica diminuendo così i casi di sovrappeso ed obesità ed una quantità di disturbi cronici come patologie cardiovascolari o diabete, predisposizioni a stati ansiosi o depressivi; questi stati di salute riducono lo standard qualitativo della vita costituendo uno sgravio per i bilanci economico-sanitari dell’economia nazionale. L’organizzazione mondiale della sanità raccomanda di svolgere almeno una mezz’ora quotidiana di attività fisica moderata per gli adulti ed un’ora minimo di attività giornaliera per i bambini.

Mariolina Camardese, presidente cittadino La Destra Potenzanza