Preso a martellate, rischia d’essere arso vivo

28 gennaio 2013 | 13:35
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Preso a martellate, rischia d’essere arso vivo

Sembra che all’origine dell’aggressione ci sia una denuncia che il 37enne aveva fatto in passato al suo aggressore.

La vittima stava chiudendo il suo esercizio commerciale, si era recata nel retro per attivare l’allarme quando è stata aggredita alle spalle da un uomo con il volto coperto da uno strofinaccio di quelli usati in cucina e con il cappuccio in testa. Il 37enne dopo una breve colluttazione è riuscito da disarmare il suo aggressore che però si è dato alla fuga. L’uomo ferito è riuscito a chiedere aiuto al 112. Sul posto immediato l’arrivo dei carabinieri che hanno prestato soccorso al 37enne e raccolto i primi elementi utili ad indentificare l’aggressore. Il sopralluogo effettuato dai militari ha permesso di rinvenire l’arma impropria utilizzata, lo  strofinaccio, oltre che una bottiglia in plastica con all’interno della benzina ed un tovagliolo di carta, strumenti questi verosimilmente utilizzabili per dar fuoco al giovane, qualora colpito e reso inerme.

Le serrate indagini dei militari hanno immediatamente consentito di individuare il responsabile identificato nella persona di un 57enne del paese, trovato dopo poco all’interno della propria abitazione, dove vive da solo. Lo stesso, nella circostanza, ha inutilmente tentato di depistare gli operanti, simulando di essere assonnato e che da diverse ore si trovava in casa. Da un’attenta ispezione si è avuto subito modo di rilevare sul suo corpo la presenza di escoriazioni e sangue, quali segni evidenti dell’aggressione verificatasi da poco, certificati dalla guardia medica del luogo, dove i militari hanno avuto cura di accompagnare l’aggressore, così come anche per la vittima per la quale il medico ha riscontrato una distorsione e diverse escoriazioni, giudicate guaribili in sette giorni. Tra l’altro in casa l’uomo malfattore teneva anche il giubbotto appena usato, riconosciuto dal commerciante. A conclusione degli accertamenti di rito, l’aggressore, è stato dichiarato in stato di arresto, poiché ritenuto responsabile dei reati di tentato omicidio aggravato e porto abusivo di arma impropria, e successivamente portato in carcere a Matera.