Precipita nei Sassi e finisce al pronto soccorso

5 gennaio 2013 | 18:41
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Precipita nei Sassi e finisce al pronto soccorso

Va nei Sassi e nel buio della notte precipita in un ballatoio, a due metri dal livello del vicolo. L’incidente, dovuto alla totale mancanza d’illuminazione pubblica, è accaduto nel Sasso Caveoso, qualche  sera fa, verso le venti, ad un professore materano  in pensione. Il professor Cataldo Di Pede, nella serata conclusiva della rappresentazione natalizia del Presepe Vivente che ha richiamato nei Sassi migliaia di visitatori, percorreva in compagnia quel  vicolo che –  da “Tempa Caduta”, così si chiama il varco rupestre –  trova accesso da Via Casalnuovo e  s’inoltra nel rione Casalnuovo.
Come testimonia chi lo accompagnava, la caduta poteva rivelarsi drammatica.  “All’improvviso – racconta Nicola D’Imperio che gli era a fianco – ho sentito un fragoroso tonfo e Cataldo era scomparso e ho pensato al peggio, poi ho sentito un lamento nel buio e ho intravisto il mio amico prostrato giù, in un ballatoio antistante ad un portale di accesso secondario al Convicinio di Sant’Antonio. Un vuoto profondo due metri senza alcuna protezione o alcun minimo gradino rialzato sul livello del  calpestio stradale. Ho raggiunto l’amico nella buca, l’ho aiutato a sollevarsi – aggiunge D’Imperio – e  con doloroso sforzo per la grave contusione, lentamente, a passo claudicante abbiamo raggiunto la luce più vicina, quella del Cavea”. Qui, il dottor D’Imperio dice di aver adagiato l’infortunato su un divano , per una preliminare visita di controllo. Poi, il ricovero al pronto soccorso, dove è stata diagnosticata la frattura della settima e ottava costola.
Fabrizio Zampagni del Cavea che ha ospitato l’infortunato, riferisce delle petizioni sottoscritte tre anni fa da residenti e operatori turistici della  zona che segnalavano al Comune il grave pericolo per l’incolumità pubblica in assenza di qualsiasi minima illuminazione. Nonostante che il Rione Casalnuovo sia particolarmente frequentato dai flussi turistici per il carattere di autenticità rupestre che conserva, vi regna il buio e l’incuria più desolante, nella carenza di qualsiasi ordinario decoro urbano.  Eppure proprio quest’ area del Rione Casalnuovo è riconosciuta la più significativa e di valore testimoniale, tantè che vi si prevede il Museo -Etno-Demo Antropologico.