“Non c’è più tempo. Salvate le aziende agricole”

3 gennaio 2013 | 10:46
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“Non c’è più tempo. Salvate le aziende agricole”
“Non c’è più tempo. Salvate le aziende agricole”
“Non c’è più tempo. Salvate le aziende agricole”
“Non c’è più tempo. Salvate le aziende agricole”

E’ una conferenza stampa piena di simboli e metafore quella che si svolge sul belvedere Guerricchio che da Piazza Vittorio Veneto, a Matera, si affaccia sul Sasso Barisano

Ad accogliere i giornalisti c’è una delegazione del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche supportato da Altragricoltura che ancora una volta festeggia il nuovo anno evidenziando problematiche ormai riconosciute e vecchie di quasi due anni.

Gli alluvionati del Metapontino hanno portato, infatti, sul piatto di una bilancia truccata pane, formaggio e vino. Sul quel piatto Fabbris ha posto due bicchieri di vino sottolineando come essi corrispondano al: “peso delle azioni che abbiamo intrapreso per ottenere gli aiuti, ma che non fa spostare la lancetta della bilancia di un millimetro: il peso delle cose necessarie è molto più grande! Quanto tempo ancora resta agli imprenditori agricoli e braccianti per riprendersi dal tracollo economico aggravato dall’alluvione che due anni fa ha sommerso le loro terre? Non c’è più tempo! E’ indispensabile che la Regione esca dalla politica degli annunci e entri in quella delle azioni concrete. Assistiamo ancora una volta all’ennesima denuncia caratterizzata dalla lentezza dei programmi che Giunta e Governo stentano ad attuare, caratterizzati dal carattere di straordinarietà. Solo lo scorso Novembre la Giunta aveva approvato la graduatoria provvisoria delle domande di aiuto presentate dalle famiglie danneggiate.

Del milione di euro, 700 mila erano destinati alle famiglie e 300 mila sono stati destinati alla costituzione di un fondo a favore delle famiglie a rischio usura. Per non parlare poi dei 7 milioni di euro arrivati solo nel mese di Settembre scorso per fianziare interventi “urgenti” di protezione civile per la messa in sicurezza degli argini esondati. “Il commissario De Filippo, continua Fabbris, ha quantificato in 320 milioni di euro i danni subiti dal territorio. Una cifra considerevole che comprende danni a infrastrutture, aziende e privati. 12 mln riguardano solo aziende agricole, circa dieci le imprese non agricole e 1,8 mln di euro per le prime abitazioni. Un totale di 24 milioni che può essere recuperato. Ad oggi nessuna risorsa è stata stanziata”.

Per la soluzione delle problematiche ancora aperte ossia come coprire i 24 milioni di danni subiti dai privati e 25-30 da destinare al territorio per gli interventi più urgenti, il Comitato TerreJoniche chiederà a De Filippo e all’assessore regionale Rosa Mastrosimone la convocazione urgente di un tavolo istituzionale “chiedendo a tutte le forze politiche, impegnate in campagna elettorale, ha detto Fabbris, quali impegni intendano assumersi per dare risposte.

“Speriamo, sottolinea Gaetano Fortunato, imprenditore agricolo di Scanzano Jonico, che le risorse non vengano destinate sempre alle solite aziende”.