“Io sto con i sindaci della Val d’Agri”

18 gennaio 2013 | 10:58
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“Io sto con i sindaci della Val d’Agri”

Il “vagone De Filippo” è riuscito a spaccare i sindaci della Val d’Agri tra fedeli e fiduciosi della sua gestione delle royalties del petrolio e degli impegni che ha di nuovo annunciato per il 2013, come è accaduto negli ultimi due anni, senza però alcun risultato, e sindaci critici e contestatori. Io sto dalla parte di questi ultimi.

Per chi come me non ha più nulla da dimostrare in quanto ad iniziative sia in Parlamento (vorrei ricordare solo la mia proposta di legge per l’istituzione di una Commissione di indagine e le proposte in materia di royalties) sui temi dello sviluppo della Val d’Agri e del Sauro è sin troppo semplice motivare l’adesione e il consenso alle posizioni dei sei sindaci della valle decisi a porre all’attenzione politica e istituzionale nazionale e regionale questioni che si trascinano da troppi anni. E fanno bene gli stessi sindaci a rifiutare strumentalizzazioni pre-elettorali e a proseguire autonomamente una protesta che rappresenta un fatto storico e senza precedenti. Sono convinto che un primo risultato sia stato già raggiunto: costringere partiti e candidati a discuterne durante la campagna elettorale. Io non mi sottrarrò certo dal confronto sulla base di una piattaforma programmatica che Fli ha definito da qualche anno con l’ascolto e il confronto delle comunità locali dei comprensori petroliferi. Sono altrettanto convinto che imbarazzo e disagio siano invece riscontrabili nell’atteggiamento del Presidente De Filippo soprattutto se, come dicono le voci romane, accetterà di salire sul trenino del Pd. Ma voglio metterlo in guardia: far scendere (o salire, è il caso di dire) in campo i suoi amici sindaci contro i colleghi, che dignitosamente sostengono sacrosante ragioni per benefici dal petrolio che tardano a concretizzarsi, interpretando fino in fondo il mandato ricevuto dai cittadini, non è certamente un’operazione di buona politica. Tutt’altro, con essa si rischia di far restare a casa tanti elettori della Val d’Agri e del Sauro, con conseguenze dirette anche sul “treno Pd”.

Egidio Digilio, coordinatore regionale Fli