“I lucani non meritano d’essere rappresentati da Viceconte, Taddei e Latronico”

19 gennaio 2013 | 16:38
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“I lucani non meritano d’essere rappresentati da Viceconte, Taddei e Latronico”

Chi come noi fa questo mestiere e segue ogni giorno le dichiarazioni dei politici un po’ impara a intuirne le mosse. L’addio di Gianni Rosa e Mario Venezia al Pdl era nell’aria. Tanti i comunicati stampa, le dichiarazioni che marcavano una distanza irrecuperabile con i vertici del Pdl lucano. Ad ufficializzare l’addio, e il passaggio nel neonato “Fratelli d’Italia” nella mattinata di sabato 19 ci ha pensato Giorgia Meloni, si è recata a Potenza a dare la sua “benedizione” a Venezia (assente giustificato) e Rosa, nel corso di un affollatissimo incontro nella sala A del Consiglio regionale di Basilicata. Il consigliere Mario Venezia ha affidato ad una lettera il suo pensiero non avendo potuto essere presente per motivi familiari. Presente invece Gianni Rosa, il quale prima di dare la parola all’on. Meloni ha voluto affidare ad una dichiarazione, tanto breve quanto affilata, il suo addio al Pdl. “I lucani- ha tuonato Rosa-non meritano di essere rappresentati da personaggi come Viceconte, Taddei e Latronico”. Niente di nuovo viste le dichiarazioni degli ultimi tempi dell’ormai vice coordinatore vicario del Pdl di Basilicata. Null’altro. Programmi, nomi e dichiarazioni le rimanda ad un altro momento.

Fluido e appassionato il discorso di Giorgia Meloni che rompe gli indugi ed eventuali imbarazzi dicendo che Fratelli d’Italia è il centrodestra che si può votare a testa alta. Rimarcando così, punto per punto, tutto il disaccordo col Pdl di Silvio Berlusconi senza però dimenticare il suo successore. “Noi non facciamo la politica delle figurine come Mario Monti”, la prima pesante staffilata all’ex premier riferita alle candidature di volti noti nella lista del professore. Sanguigna come siamo abituati a vederla ormai da tempo la giovane ex ministro riesce a far emozionare i suoi nuovi sostenitori lucani che non hanno lesinato applausi. In sala c’è l’impressione che in tanti aspettavano questa pacca sulla spalla per una decisione, quella di uscire dal Pdl.  E quindi il partito lucano di Fratelli d’Italia ha potuto finalmente emettere il suo primo vagito di liberazione dal peso di una decisione che lo stesso Gianni Rosa ha più volte sottolineato ai cronisti. Decisione sofferta, ponderata, ma inevitabile. Adesso, come la Meloni stessa ricorda, bisogna costruire le idee sulle quali si fonda la scelta di far parte di un “centrodestra di cui non ci si debba vergognare”. Ricorda il perchè si trova, sin da giovanissima, a far politica. E candidamente ammette che ha lasciato il Pdl “perchè non volevo più vergognarmi dei miei compagni di viaggio”.

 “Costruire le idee nelle quali credo”. Per questo faccio politica. Per questo ha deciso di sfidare il Cavaliere facendo, come la stessa Meloni sottolinea, da kamikaze. Chi invece saranno i kamikaze lucani, ancora non è ufficiale. Le liste locali sono “blindatissime”; “il momento- dicono-è delicato”. Se gli parli di programmi poi, i fratelli lucani ti rimandano ad altro incontro. Peggio se gli fai notare che in giro vedi solo ex An. Qui azzardano qualche nome per dimostrare che c’è anche una parte di moderati. Come il capogruppo in consiglio comunale di Matera. “Adriano Pedicini è con noi”. O come un ex Forza Italia della prima ora, anche lui presente in sala. Sergio Lapenna abbozza un sorriso, ma non sembra essere capitato a quest’incontro per aderire a Fratelli d’Italia.

Ad ogni modo è questione di ore. Poi i nomi dei “kamikaze” lucani che sfideranno Viceconte e i suoi saranno noti. Circola il nome di un giovane docente universitario; Carlo Cosentino candidato alla Camera. Lo stesso Pedicini dovrebbe correre per il Senato. C’è ressa, la solita, per il secondo posto. Quello che da’ qualche chance in più d’essere eletti. Certo bisognerà far sintesi. E dimostrare che più che alle urne si crede in un progetto, come la Meloni ha più volte sottolineato nel suo intervento a  Potenza. Per il momento intenzionati a cedere il passo per il prossimo appunatmento elettorale sembrano essere proprio Rosa e Venezia. Dicono che bisogna dare spazio ai giovani. Dare l’esempio. E’ chiaro che il condizionale è più che mai d’obbligo. La politica non conosce tempi certi e finiti.

Ma al di là dei diversi posizionamenti elettorali dei Fratelli d’Italia lucani, siamo curiosi di sapere cosa segnerà il distacco netto di questo diverso centrodestra dal Pdl. Di certo non ci si potrà più nascondere dietro un’opposizione che non fa opposizione perchè i vertici vogliono così. O dietro un coordinatore regionale che preferisce le strade romane piuttosto che le piazzette lucane. E bisognerà pure dimostrare, dopo averne fatto il proprio “urlo di battaglia”, di non continuare a nutrire il famelico “Sistema Basilicata”, presente in modo trasverale nel centrosinitra come nel centrodestra. Il partito nuovo che Rosa e Venezia si accingono a strutturare sarà fatto di nomi, prima che di numeri. Ed è dai nomi che bisogna partire ricordandosi l’etica di cui tanto ci si è riempita la bocca attaccando i vari Vincenzo Viti o Guido Viceconte. Riavvicinare i cittadini alla politica, dimostrando nei fatti di essere diversi dalla politica abbuffona è la vera sfida. Il resto è campagna elettorale.