Gli zombi della politica nella notte della democrazia

21 gennaio 2013 | 22:00
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Gli zombi della politica nella notte della democrazia

 I soliti. Sono sempre loro. Cambiano i contorni, le scene, gli slogan. Ma loro sono sempre lì, cadaveri resuscitati da un popolo sonnolento e furbo. Fesso e leccaculo. Il Pdl propone polvere e ragnatele Da Viceconte e Taddei, candidati perché? Forse sono statisti insostituibili? Sono l’intelligenza massima della cultura liberale e di destra in Basilicata? Ridicolo. Loro hanno messo sul tavolo il pacchetto di voti. Forse. Però è probabile che nell’area del Pdl in Basilicata esistono tante donne e tanti uomini molto più freschi e intelligenti del “gatto e la volpe”.  Probabilmente quei giovanotti non hanno il pacchetto di voti. Qual è il problema? Viceconte e Taddei potrebbero votare e far votare i giovani. Lo avessero fatto sarebbero diventate persone capaci e intelligenti, persone che credono davvero nel rinnovamento. Non lo hanno fatto. Perché? Semplice. Il primo è ormai troppo legato alla sua vita romana, alla frequentazione di particolari salotti, non può esistere senza  gestire il suo piccolo orto di potere. Il secondo non può rinunciare al suo stile di vita, ai suoi garbati consumi, alle sue vitali necessità. Ecco il significato della politica per certa gente che si autodefinisce onorevole. Anche nel Pd esistono gli insostituibili per statura politica e cultura di governo. Margiotta, Folino, Bubbico, Antezza, Chiurazzi, De Filippo. Anche questi, tutti statisti insostituibili che il giovanotto Speranza definisce autorevoli e forti. I risultati della loro grande opera “confermano” il giudizio. Perché non candidare Lucia Sileo o Felicetta Lorenzo in quota sicurezza? Perché non candidare tanti altri giovani che nel Pd possono rappresentare una speranza di rinnovamento? “Sono le primarie, bello mio”, mi direbbe Speranza o chi per lui. Già, le primarie. Una specie di finzione costruita intorno a consorterie già consolidate. Avrebbe mai potuto vincere le primarie un ragazzo in gamba, competente, capace? No, se non avesse avuto il sostegno dei detentori delle azioni del Pd Spa. Davvero Salvatore Margiotta, tanto per fare un nome, crede di essere un uomo politico? Su questo versante il Movimento cinque stelle ha dei meriti. Ha candidato persone assolutamente incandidabili dai partiti tradizionali. Anche Fratelli d’Italia rappresenta una novità nel panorama lucano. Gente coraggiosa. Persone che affrontano la sfida del cambiamento facendo leva su una genuina, e forse ingenua, passione politica. Gente, però che deve stare attenta agli intrusi e ai falsi interpreti del rinnovamento. E che dire di Comunità Lucana? E’ di moda snobbare queste listarelle locali. Ma c’è qualcuno disposto a giurare che i candidati di questa formazione politica sono più ignoranti di Taddei? O meno capaci di Chiurazzi? Chissà se qualcuno pensa che Egidio Facioni, candidato capolista al senato per” Io Amo la Lucania” sia meno intelligente di Ernesto Navazio fuggitivo nelle liste di Monti. Il partito di Vendola schiera delle quasi novità. Persone che potrebbero tranquillamente sostituire certi vecchi tromboni della ex sinistra estrema, portando una ventata di freschezza.  Insomma, i vecchi meccanismi di selezione della classe politica non garantiscono un bel niente. Ma il voto, o il non voto, dei cittadini potrebbe garantire qualche cambiamento. Mi riferisco ai cittadini, non ai sudditi. Porcellum permettendo. Siamo di nuovo a dormire nell’ennesima notte della democrazia?