Ginecologi e ostetriche incrociano le braccia

16 gennaio 2013 | 12:31
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Ginecologi e ostetriche incrociano le braccia

Saranno garantiti solo i casi d’emergenza. La protesta, la prima di questa categoria, è diretta contro i tagli alla sanità e il contenzioso medico-legale

Contro i tagli alla sanità si fermeranno il 12 febbraio. Proclamato il primo sciopero nazionale dei ginecologi e delle ostetriche. Saranno bloccati i parti programmati (fatte salve le emergenze), gli esami e le visite, negli ospedali pubblici e privati. Sotto accusa i tagli alla Sanità e il contenzioso medico-legale giunto “ormai a livelli insostenibili”. Lo sciopero è indetto dalle principali associazioni di categoria: Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani (Aogoi), Società italiana di ginecologia (Sigo), Associazione ginecologi universitari (Agui), Federazione sindacale medici dirigenti (Fesmed), Associazione ginecologi territoriali (Agite), Società italiana di ecografia ostetrica e ginecologica e metodologie biofisiche (Sieog) e Associazione italiana di ostetricia (Aio).