DC, il voto dei cattolici non è esclusiva di nessuno e va conquistato

20 gennaio 2013 | 10:41
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DC, il voto dei cattolici non è esclusiva di nessuno e va conquistato

“Apprezziamo la sincerità della vaticanista Fattorini che non ha alcuna intenzione di inventarsi radici lucane ma il richiamo all’umanesimo comune e a generici valori etici, per noi e per i cattolici impegnati in politica non è sufficiente”. E’ il commento del segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza per il quale “adesso che si è ufficializzata l’impossibilità del ritorno sulle schede elettorali di febbraio dello scudo crociato Libertas ad identificare la Dc, i democratico-cristiani lucani, che non hanno mai ammainato la bandiera, guardano a candidati e programmi. E la cosiddetta osmosi tra la capolista catapultata da Roma come specchietto per le allodole per catturare il voto dei cattolici e le problematiche della Basilicata – afferma il segretario DC – è pura giustificazione a conferma che la Fattorini si porterà dietro il disagio di dover spiegare agli elettori lucani cosa ci fa in questa competizione elettorale. Partendo dal “caso Fattorini” reso possibile dal Porcellum che toglie ai cittadini la possibilità di scelta, un consiglio a candidati e partiti che si accingono ad avviare la campagna: il voto cattolico non è esclusiva di nessuno e va conquistato a partire dai cosiddetti« «valori non negoziabili». Del resto questo sta avvenendo da anni. E i cattolici si sentono pure giustificati dalla linea del Concilio Vaticano II, di cui ricorrono i cinquant’anni, che ammette che dal Vangelo non derivano opzioni immediatamente fruibili sul piano pratico della politica. Insomma il giudizio sulle scelte spetta alla coscienza dei singoli. Gli stessi vescovi della Chiesa italiana hanno fatto dichiarazioni in libera uscita. Per la verità alla maggioranza dei cattolici – continua Potenza – è apparso intempestivo lo sbilanciamento per l’uno o l’altro versante delle forze politiche. I cattolici, come tutti i cittadini, guardano con stupore indignato ai capricci e agli sprechi dei partiti con i soldi dei contribuenti. Chiedono concretezza nelle proposte. Purtroppo sono anche abituati a promesse che non vengono mantenute a livello fiscale, economico, sociale. Una cosa è certa: tutti gli schieramenti hanno cercato di accaparrarsi dei candidati noti nel mondo cattolico, perché quel voto conta ancora e non va sprecato o polverizzato. Di qui l’impegno della DC lucana, che si concretizzerà nei prossimi giorni, ad un’indicazione di voto univoca, per contribuire ad eleggere un parlamentare con il quale definire un patto di consultazione”.