Cassa integrazione alla Fiat, allarmismo ingiustificato

16 gennaio 2013 | 13:18
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Cassa integrazione alla Fiat, allarmismo ingiustificato

Pur avendo sempre avuto una personale idea in merito alle vicende sociali e politiche dello stabilimento Fiat di Melfi, non mi sono mai permesso di esternarle. Ma da uomo del Vulture questa volta non posso tacere e non posso non restare allibito da un certo clamore, addirittura di livello internazionale, sollevato da una certa stampa e da un certo sindacato, in merito alla richiesta di due anni di cassa integrazione da parte dell’azienda. Richiesta di cassa integrazione avanzata da parte della Fiat per ammodernare ed adeguare l’intero stabilimento e soprattutto la linea produttiva per la produzione di due nuovi modelli, che andranno a sostituire la produzione  della vecchia “punto”.
Operazione che probabilmente qualcuno non ha ben capito che garantirà la sopravvivenza dell’insediamento industriale per molti altri anni, garantendo quindi il mantenimento dei livelli occupazionali, che in caso contrario sarebbe un’ulteriore amplificazione dell’emergenza lavorativa che nella nostra regione risulta essere già gravissima. Non capisco come si possa pensare che certi lavori, atti a stravolgere di fatto uno stabilimento industriale, possano essere realizzati senza comportare la limitazione delle sue attività produttive. Ho tanto come l’impressione che certe prese di posizione in merito a tale  questione, da parte di un certo ben noto sindacato, non facciamo altro che procurare ingiustificati allarmismi. O, cosa più probabile, le si prendono scientificamente perché, come è noto, quel certo sindacato è in piena campagna elettorale e non a svolgere il suo ruolo: la difesa e il rispetto del lavoro.

Donato Ramunno (capogruppo pdl Rionero in Vulture)