Un Consiglio regionale indagato. Che bello spettacolo!

3 dicembre 2012 | 10:18
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Un Consiglio regionale indagato. Che bello spettacolo!

Stando alle notizie che ci piovono dalla carta stampata, quasi tutto il consiglio regionale sarebbe indagato a causa dei rimborsi fin troppo facilmente erogati a oggi. Per tutta risposta la Regione avrebbe previsto un rientro degli esborsi ingiustificati in un brevissimo lasso di tempo. Tutto a posto? Ma non scherziamo. Sapere di avere quasi tutti i consiglieri regionali indagati è di per sé una cosa scandalosa. Apprendere che, poi, la regione avrebbe richiesto la restituzione, significa che evidentemente finora l’andazzo era stato effettivamente alquanto illecito. Una confessione stragiudiziale vera e propria, sembrerebbe. Ma quello che lascia davvero perplessi è che quest richieste di rimborsi costituiscono un comportamento davvero poco nobile, vergognoso, con tocchi di pateticità. A fronte di ciò sarebbe davvero tanto strano aspettarsi che cotanti illustri consiglieri facessero un bel passo indietro, confessando la loro impresentabilità, e la loro completa inadeguatezza a ricoprire una funzione e un ruolo pubblico dove la prima cosa richiesta è un’alta etica dei comportamenti? No, non è affatto strano, ma è talmente bassa la stima che i lucani hanno dei loro politici che non si meravigliano più di niente, anzi, rimarrebbero stupefatti da un comportamento dignitoso che contenesse il gesto nobile delle dimissioni. In un ufficio privato qualsiasi, un comportamento sì grave, come l’intascare rimborsi non dovuti, comporterebbe un licenziamento in tronco. In un ufficio pubblico straniero chi venisse preso con le mani in sì poca nobile pasta, si dimetterebbe o verrebbe allontanato immediatamente. Da noi, invece, si assiste alla pantomima di un consiglio (quasi) al completo che si comporta secondo schemi etici invero discutibili assai. Non c’è verso di separare la maggioranza dall’opposizione, perché in questo balletto selvaggio della avidità da rimborso ci sono tutti. Tutti accomunati dal desiderio di portare a casa quanto più danaro possibile. Sbaglierò, ma i consiglieri rimasti fuori dalle indagini, sempre che le indiscrezioni siano veritiere, sono quelli inequivocabilmente residenti a Potenza, che, quindi, non potevano neanche cadere in tentazione. L’attacco alla diligenza è stato totale e trasversale. Un’autentica schifezza, insomma. Ma ci meritiamo anche questo, ovvio. La classe politica ormai è viziata, e la colpa è nostra che non abbiamo saputo esercitare alcun controllo e nessuna selezione neanche attraverso il voto. Che Monti aumenti le tasse, allora, ancora di più. Altrimenti questo esercito di politici come lo manteniamo?