Regione verde contro regione nera

22 dicembre 2012 | 16:21
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Regione verde contro regione nera

Dopo vent’anni di estrazioni petrolifere in Basilicata, oggi sono quanto mai chiari i danni alla salute pubblica, all’ambiente ed al tessuto economico e produttivo arrecati nella nostra regione da tutte le attività connesse alla lavorazione del petrolio. Tali estrazioni, inoltre, hanno gravi conseguenze anche sullo stato delle nostre acque che, come dimostrato dallo stato del Pertusillo, corrono il rischio di inquinamento da idrocarburi e metalli pesanti. Ciò nonostante, purtroppo, altrettanto evidente risulta essere l’esplicitarsi ai massimi livelli politici sia regionali che nazionali di nuove volontà estrattive con le quali si ridisegnerà completamente la mappa di una Regione che, così, vedrà oltre il 60% del proprio territorio messo a disposizione di attività del tutto incompatibili con la vita e che, pertanto, sarà ridotta a mero distretto estrattivo e di stoccaggio.

Per questa ragione un gruppo di cittadini di Picerno si fa promotore di una petizione, sull’esempio di quella promossa per le stesse ragioni in Abruzzo, finalizzata a chiedere la sospensione delle attività di ricerca, estrazione e lavorazione degli idrocarburi in Basilicata, sia in terra che in mare. Convinti che il progetto di trasformare la Basilicata da “regione verde” a “regione nera” deve essere respinto in maniera netta, diciamo no ad attività che, come purtroppo ben sperimentato in Val d’Agri, hanno causato e continuano a causare danni all’ambiente, alla salute ed all’economia. Pertanto il Comitato no al Petrolio di Picerno, associazione di cittadini priva di legami con partiti o movimenti politici, chiede a tutte le persone ed associazioni sensibili alla questione di contribuire alla diffusione della petizione facendo da centro d’informazione ed organizzando banchetti per la raccolta firme nei relativi comuni. Si specifica che per firmare la petizione non è obbligatorio il documento d’identità e che inoltre si è deciso di permettere la firma anche ai minorenni che abbiano compiuti i 14 anni nella convinzione che essi hanno pieno diritto ad esprimersi sul futuro energetico della nostra regione e che non sia giusto addossare loro i problemi generati oggi dalla devastazione del territorio.

Al momento il pericolo legato al petrolio non è ancora percepito come tale, per cui il Comitato sta cercando di fare informazione promuovendo incontri con le Associazioni di Picerno e organizzando sit-in in piazza con proiezione di diapositive e filmati e la distribuzione di materiale informativo e si rende disponibile a organizzare incontri per informare le persone con lo scopo di sensibilizzarle al problema. Anche a tal scopo il comitato può essere contattato al seguente indirizzo di posta elettronica: nopetroliopicerno@libero.it.