Piovono polemiche sulle Primarie

29 dicembre 2012 | 19:17
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Piovono polemiche sulle Primarie

Il Coordinamento del Circolo SEL di Senise, anche a seguito dell’Assemblea degli iscritti e simpatizzanti tenutasi ieri sera, ESPRIME PROFONDA CONTRARIETA’ circa la decisione di cambiare in corsa (a ventiquattro ore dalle votazioni e all’insaputa di tutti) la sede ed i componenti del seggio elettore delle primarie dei parlamentari del PD e di SEL verificatasi a Senise (PZ), essa è priva di qualsiasi motivazione e macchia indelebilmente la purezza e l’entusiasmo dell’iniziativa oltre a riaffermare, ancora una volta, la volontà antidemocratica, prevaricatrice e assolutistica di chi l’ha pensata, di chi la adottata, di chi la sostiene e di chi la subisce supinamente.

La scelta non è né bersaniana, né renziana e né vendoliana.

E’ contraria alle prescrizioni regolamentari che confermano i seggi utilizzati per le primarie del Centrosinistra.  Il fatto che accade a Senise (piccolo e martoriato centro del sud della Basilicata) non ne sminuisce la portata.  E’ in chiara controtendenza e costituisce la riaffermazione del segno di assolutismo di chi si crede burattinaio e detentore dei poteri di vita e di morte dei votanti/iscritti/militanti/sudditi.

La situazione a Senise è particolare: non vi è un PD normale, da tempo non c’è un a sede fisica,  c’è un Commissario che coincide con il Segretario Provinciale che fino a ieri sera era all’oscuro di tutto. La sede del seggio a Senise, confermata dal Comitato fino a 48 ore fa, è  “terza” in assenza di una Sezione PD e considerato che non è la sede del Circolo SEL; avremmo votato volentieri  nella sede del PD se ci fosse stata.

Perché cambiarla ? perché cambiare i componenti del seggio ? NESSUNA SPIEGAZIONE, NESSUNA MOTIVAZIONE, saremmo stati disponibili a risolvere ogni eventuale problema concordemente.  In mancanza di tutto ciò, come cittadini, riteniamo verosimile che sia l’ennesima resa dei conti che acuisce ancor più profondamente le ferite (gli asini si urtano e i barili si squassano, noi non vorremmo essere più barili); anche in questa circostanza, si è voluto ennesimamente dimostrare “CHE A SENISE COMANDA chi è l’appendice terminale di CHI COMANDA A POTENZA”.

La decisione costituisce anche una mancanza di rispetto di chi è stato impegnato, da circa tre mesi e a costo zero, nell’organizzazione e nel corretto svolgimento delle primarie di novembre e delle primarie di domani.

Dov’erano questi “soliti tramatori nell’ombra” ?

La decisione imbratta anche (è quello che ci interessa di più) il tentativo di rinnovamento che i Circoli territoriali di SEL, del nord e del sud della Basilicata, stanno tentando di realizzare a partire dai Candidati.A nulla sono valse le richieste, anche ribadite, di lasciar svolgere le operazioni di voto senza stravolgimenti e senza turbative.

La supina acquiescenza di SEL regionale e provinciale, l’assenza del Garante/Commissario inviato da Roma, aprono nuovi scenari in SEL di Basilicata.

Se da un lato rafforzano la convinzione della inadeguatezza del gruppo dirigente regionale che è scaturito da un colpo di mano, a conclusione di una congiura di palazzo, in netto contrasto con le regole democratiche e con i risultati del I° Congresso regionale di SEL di Basilicata, dall’altro rafforzano l’idea che il gruppo dirigente provinciale non è riescito, finora, a liberarsi delle “ganasce” che bloccano la discussione politica in SEL e impediscono ogni tentativo di rinnovamento.

All’esterno si dà l’immagine che in Basilicata SEL non è un PARTITO NUOVO ma è un NUOVO PARTITO.

Se così è, nessuno ne sentiva la necessità. Anche i dirigenti nazionali di SEL non possono continuare a considerarla “questione locale” e, comodamente, confondere carnefici e vittime; neanche in una piccola Regione come la Basilicata, neanche in un piccolo Comune come Senise.

Pur consapevoli che farebbe solo comodo a “lor signori”, stiamo seriamente valutando l’opportunità di disertare il voto per protestare contro un modus operandi distruttivo, da qualunque parte venga, che nulla ha a che vedere con la costruzione del bene comune e con la ricerca di soluzioni ai problemi sociali.

Non si tratta di protestare per il cambiamento del seggio e quindi di fare tempesta in un bicchiere d’acqua; per noi, costituisce l’esempio di come, dovunque e con un nonnulla, si può devastare ciò che altri, dovunque, tentano faticosamente di costruire.

Il Coordinamento fa appello al Segretario Bersani, al Segretario Speranza e al Presidente Vendola affinché intervengano, anche in exstremis, per impedire che lo scempio venga portato a compimento, convinto che, almeno loro, sanno ascoltare anche i territori e le periferie, non solo gli apparati; anche per capire perché, spesso, si fa di tutta l’erba un fascio e perché, spesso, nascono luoghi comuni che provocano qualunquismi e disaffezione.

Senise, 29/12/2012        

                                                                                  Il Coordinamento del Circolo SEL di Senise (PZ)