Pannella, le condizioni di salute peggiorano

18 dicembre 2012 | 19:00
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Pannella, le condizioni di salute peggiorano

Il leader dei radiciali Italiani con lo sciopero della fame e della sete sta manifestando contro lintollerabilità della situazione in cui sono costretti a vivere i detenuti nelle carceri italiane

Peggiorano le condizioni del leader radicale Marco Pannella, secondo quanto riferito dal professor Claudio Santini, in poche ore si è avuto un innalzamento della creatininemia che è passata da 1,8 a 2,15. «Questo conferma – ha detto il medico – che c’è un’insufficienza renale in atto che va peggiorando molto rapidamente. Tuttavia questi monitoraggi rimangono fine a se stessi se manca l’intenzione di iniziare una terapia adeguata». Pannella, nonostante il peggioramento delle condizioni fisiche rifiuta di assumere cibo e liquidi e chiede di uscire dalla clinica in cui si trova ricoverato. Il combattivo Marco è in sciopero della sete da sette giorni e stando a quando riferiscono i sanitari che lo hanno in cura rifiuta trattamenti terapeutici e rifiuta di riprendere a mangiare e bere.  

Tanti gli attestati di solidarietà a Pannella. Tra questi quello dell’arcivescovo metropolita di Potenza. Monsignor Agostino Superbo, ha telefonato al leader dei Radicali “Ache la Cei – ha spiegato monsignor Superbo, secondo quanto reso noto dall’Arcidiocesi – ritiene che il problema giustizia e carceri non sia ulteriormente rinviabile e che il Parlamento italiano debba farsene carico. Dobbiamo ricordare che nelle carceri vivono uomini e donne che valgono infinitamente di più rispetto alle colpe delle quali possono essersi macchiati”.

Se la parola sentirsi in “comunione” ha un significato, io dico che mi sento in “comunione” con Monsignor Agostino Superbo, a cui dico grazie. Questo il commento del segretario dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti.  “Grazie per le parole che in questi mesi ha voluto spendere per una lotta tesa ad affermare diritto, diritti, legalità. Grazie per aver in più occasioni affermato che la lotta per l’Amnistia, la Giustizia e la Libertà  “rappresenta un fatto che va nella direzione di una possibile e necessaria riconciliazione”. Abbiamo davvero bisogno di riconciliare questo Paese con leggi enunciate e quotidianamente violentate; abbiamo bisogno che Beccaria e Voltaire tornino a vivere; abbiamo bisogno – e non ci sono parole più felici per poterlo esprimere – che si interrompa la flagranza di reato contro i diritti umani e la Costituzione. Abbiamo bisogno che ciò a cui sta dando corpo Marco Pannella si traduca in opere e azioni. Abbiamo bisogno di un provvedimento di riforma, di un’amnistia che è “Amnistia per la Repubblica”. Abbiamo bisogno di rimettere sul binario della legalità l’amministrazione della giustizia e il suo percolato carcerario”.