“Lo spartiacque è proprio questo, la scommessa europea dell’Italia disegnata da Mario Monti. Su questo il Pd è diviso: c’è chi come Stefano Fassina, responsabile nazionale dell’economia, che sostiene che l’operato del governo tecnico come sciagurato e nocivo, un’attuazione irresponsabile degli accordi presi dal precedente governo .Questo delinea una contraddizione nel Pd. Io mi sarei sentito imbarazzato a fare campagna elettorale del Pd senza un chiarimento della segreteria”.
“Io mi aspettavo che Bersani prendesse le distanze da Fassina, ma questo non c’è stato” Sulla sua candidatura Ichino aggiunge: “Ho accettato la candidatura come capolista al Senato in Lombardia in tutta coerenza. Il mio rapporto con Mario Monti è nato molti anni fa ed è un rapporto di amicizia e consultazione. Il fatto che ci sia stata questa piena condivisione di Monti dei miei progetti non stupisce. Non è una novità, perché considerarlo scandaloso? Non è nemmeno scandaloso che metà del Pd condivide questo promemoria”. Sull’ipotesi di un accordo elettorale tra Monti e Pd aggiunge: “Se si arriva a un accordo pre elettorale allora significa che si sono sciolti i dubbi interni al Pd”. (Tgcom24)