“Melfi, punto e a capo”. Parola di Monti

20 dicembre 2012 | 13:43
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“Melfi, punto e a capo”. Parola di Monti

“Melfi punto e a capo”. E’ nelle parole del premier Mario Monti, presente oggi a Melfi, nello Stabilimento della Sata, con Marchionne ed Elkann, che si può racchiudere la cronaca della giornata lucana dei vertici del Lingotto.

Gli applausi degli operai al premier Monti. L’attenzione per le parole di Marchionne. Le tute blu di Melfi sanno bene che in ballo c’è il loro futuro e quello delle loro famiglie. Sulla loro pelle, nel 2012 sono stati a casa per 150 giorni, hanno constatao cosa significa vivere di cassa integrazione. Ecco perchè le parole dell’amministratore delegato Sergio Marchionne risuonano ancor più pesantemente nella fabbrica lucana della Fiat. L’ad, giunto a Melfi con il presidente del gruppo Torinese John ELkann, ha confermato gli obiettivi della Fiat per il 2012. Un utile della gestione ordinaria di circa 3,8 miliardi e un utile netto di 1,2 miliardi. “In 3-4 anni raggiungeremo il pareggio delle attività in Italia e in Europa”. Questa la rassicurazione di Marchionne.

“Il nostro è un piano coraggioso, non per deboli di cuore. L’evento di oggi, qui a Melfi, è il primo passo concreto verso una serie di investimenti anche negli altri stabilimenti. E’ stata una decisione non facile e non scontata in un mercato in caduta libera”, ha detto l’ad della Fiat parlando a Melfi. “L’investimento complessivo della Fiat” nella fabbrica lucana “sarà di un miliardo di euro. Sarà l’unico stabilimento al mondo a produrre il piccolo suv Jeep”. 

“Si dice che l’alleanza con Chrysler ha tolto qualcosa all’Italia. Qui dimostriamo il contrario. Senza questa alleanza l’investimento di Melfi non sarebbe stato possibile”. Lo ha detto John Elkann nell’intervento nella fabbrica lucana. “Il governo si appresta a chiudere una pagina politica. Auspichiamo che la rinnovata stabilità non venga meno”, ha aggiunto.

Parole di speranza per il futuro anche quelle contenute nel discorso del presidente Monti. Il premier Mario Monti giunto a Melfi è stato accolto dagli applausi delle tute blu della Sata. L’incontro con i vertici della Fiat, il presidente John Elkann e l’ad Sergio Marchionne e poi quello con gli operai. “A Melfi – ha ricordato Monti – nel ’93 e’ nata la Punto, oggi nasce punto e a capo, cioé una svolta, una ripartenza nel rapporti tra la Fiat e l’Italia”. 

“A Melfi – ha ricordato Monti – nel ’93 e’ nata la Punto, oggi nasce punto e a capo, cioé una svolta, una ripartenza nel rapporti tra la Fiat e l’Italia”. 
Dallo stabilimento di Melfi, nato nel 1991, sono uscite dal 1993 a oggi oltre 5,5 milioni di vetture. Oggi si produce la terza serie della Punto, mentre in passato sono state realizzate anche la Ypsilon e la nuova Ypsilon. Sono i dati della fabbrica in cui oggi i vertici della Fiat, John Elkann e Sergio Marchionne, alla presenza del premier Mario Monti e delle autorità locali, hanno illustrato il nuovo piano di investimento che prevede la produzione di due mini suv, con marchi Fiat e Jeep.

Un annus orribilis quello che si avvia a conclusione per le oltre 5000 tute blu di Melfi che nel 2012 hanno fatto 150 giorni di cassa integrazione. Un altro anno si apre, e sembra non sotto i migliori auspici. Nei giorni scorsi, infatti, è stata annunciato dalla direzione aziendale, un nuovo periodo di stop per gennaio e parte di febbraio. Gli operai della Sata, infatti rimarranno a casa dal 14 al 21 gennaio e il 28 gennaio e 1 febbraio. Difficile al momento vedere oltre. Anche oltre le parole di Marchionne e la speranza di Monti.