La Costituzione violata dalla Rai

19 dicembre 2012 | 17:33
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La Costituzione violata dalla Rai

In riferimento allo Show di Roberto Benigni andato in onda lunedì 17/12/2012 su Rai uno, lo scrivente movimento astensionista politico italiano CVDP (costituitosi nel 2007 e che sta strenuamente lottando per rivendicare al pari dei referendum gli effetti scaturenti dal diritto all’astensione politica degli elettori), non ha gradito le affermazioni pregiudizievoli rese da Roberto Benigni nei confronti di chi, pur astenendosi, tenta con lo strumento democratico del non-voto di incidere sui cambiamenti necessari all’attuale obsoleto sistema politico italiano.   
Più volte il movimento astensionista ha fatto istanza alle Reti televisive del servizio pubblico Rai affinchè i talk-show, i notiziari giornalistici o le stesse testate di approfondimento politico-istituzionale attuassero i più elementari principi del pluralismo, fornendo quel minimo supporto informativo anche agli astensionisti politici e alle loro democratiche rivendicazioni avanzate senza purtroppo ricevere “mai” alcuna risposta. Discriminare quegli elettori che non trovano nell’offerta politica alcuna sintonia significativa con i partiti e i movimenti sulla scena, significa violare palesemente il 1° articolo della Costituzione censurando a priori il pensiero “sovrano” riferito oggi alla maggioranza assoluta degli italiani,  come reso evidente da tutti i termometri del consenso politico attuale. Il movimento astensionista politico italiano non è un partito politico, poichè per regolamento fondativo i Commissari che lo reggono non possono evidentemente partecipare ad alcuna consultazione elettorale, di qualsiasi tipologia, nè come candidati ma neanche come semplici elettori. Ciò fa sì che lo stesso non possa accedere “solo” alle programmazioni strettamente ricadenti nella “par condicio” elettorale, ma in tutti gli altri. Nel rappresentare le istanze rivendicative del diritto all’astensione politica alle più alte Cariche dello Stato, il movimento astensionista ha sempre incluso senza alcuna ombra di dubbio, nè esitazione la sovranità di tutti gli astensionisti politici italiani, siano essi iscritti al movimento, semplici attivisti o simpatizzanti di esso, oppure cittadini che loro malgrado ricorrono all’astensione per impedimenti oggettivi vari (lavoro, studio, malattie). La Costituzione, come giustamente afferma anche Benigni, fu elaborata dai Padri costituenti per fornire alla nascente Repubblica Italiana quello strumento di garanzia che tutelasse il primo baluardo della stessa democrazia, fatto di un pluralismo armonico, di intenti e di ideali, preteso dall’intero Popolo italiano per evitare di ripiombare in una nuova minaccia o spettro di regime. Cosa che, perseverando nell’attuale logica discriminatoria, non viene invece tutelata proprio dalla Rai che, invece, dovrebbe esserne il principale garante nel campo della libera, corretta e democratica informazione. Il movimento astensionista CVDP ancora non sa il vero motivo di queste gravissime omissioni, più volte  denunciate anche alle stesse Autorità di vigilanza e alle più alte Cariche dello Stato. Controllo ferreo dell’informazione da parte di potentati? Sudditanza stucchevole ai partiti politici? Cattiva interpretazione dei principi fondamentali della Costituzione e del pluralismo previsti anche dalla  legge? Continuare paradossalmente ad utilizzare la Carta solo per meri tornaconti personali, o per spettacolarizzazioni legate allo “share”, omettendo di applicarla nei suoi più alti e nobili principi, per noi significherà, tuttavia, assumersene anche la responsabilità storica di un alto tradimento perpetrato, elaborato e compiuto ai danni dell’intero Popolo italiano.

Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa (movimento astensionista politico per il rilancio della sovranità popolare)