La Basilicata arancione è pronta a scendere in campo

14 dicembre 2012 | 18:29
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La Basilicata arancione è pronta a scendere in campo

Alle ore 17.00, nella sala del Principe di Piemonte a Potenza, si terrà la prima assemblea in Basilicata di “Cambiare si può”, la campagna che vuole creare una nuova politica capace di proporre un’uscita diversa dalla crisi e di rompere con il sistema clientelare e corrotto della seconda repubblica. In vista del prossimo appuntamento elettorale, è necessario presentarsi con una proposta  alternativa che segni lo spartiacque tra vent’anni di decadenza culturale, sociale ed economica e rappresenti la prospettiva concreta di una possibile rinascita democratica. Cambiare si può e si deve. Per farlo è necessario raccogliere tutti gli impulsi positivi e propositivi che arrivano dalla società civile. Da chi è stanco del declino e crede ancora in una possibilità di riscatto e di crescita. Dopo l’assemblea nazionale dello scorso primo dicembre a Roma, ora la campagna si misura con i territori regionali. La Basilicata, come le altre regioni, è chiamata a fare la sua parte in questo percorso costruttivo per consentire agli italiani di riappropriarsi della scena politica e sociale. Cambiare si può e si deve se ci sei anche tu. Ti aspettiamo domani per costruire insieme un’alternativa vera. Sostengono l’iniziativa intellettuali e giuristi (come Paul Ginsborg, Tonino Perna, Alberto Lucarelli, Giovanni Palombarini, Ugo Mattei), amministratori e consiglieri di piccoli e grandi comuni, artisti e scrittori (come Moni Ovadia, Massimo Carlotto, Sabina Guzzanti, Gianmaria Testa, Piero Gilardi), delegati di luoghi di lavoro (come Antonio Di Luca, uno dei lavoratori di Pomigliano discriminati da Marchionne), esponenti del mondo della scuola e di quello dell’informazione (come Oliviero Beha, Matteo Pucciarelli, Francesca Fornario), esponenti dei movimenti che attraversano il paese (come don Gallo, Haidi Giuliani, Riccardo Petrella, Emilio Molinari, Guido Viale, Lorenzo Guadagnucci e tanti amministratori e cittadini della Val Susa).