In Italia con la crisi aumenta la corruzione

5 dicembre 2012 | 08:19
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In Italia con la crisi aumenta la corruzione

C’è poco da stare allegri. Anche in fatto di corruzione l’Italia non si risparmia un brutto posto nella classifica redatta dal Rapporto annuale Transparency. L’Italia e, se può consolare pensare “mal comune mezzo gaudio”,  la Grecia peggiorano. Perdono posti in classifica e scivolano rispettivamente al 72/o e al 94/o posto della graduatoria mondiale, con solo 42 e 36 punti (da un massimo di 100 a un minimo di zero) e perdono rispettivamente tre e 14 posti rispetto all’anno passato. Il nostro paese ha un livello di corruzione equivalente a quello della Tunisia (41 punti), mentre la Grecia eguaglia la Colombia. Sembra che la crisi non contribuisca ad eleiminare il fenomeno. Infatti l’organizzazione che si occupa dello studio nota che la corruzione colpisce ”in quei paesi piu’ affetti” dalla crisi economica e finanziaria. Meno duramente colpite dalla crisi stessa, Germania e Francia si piazzano rispettivamente 13/a e 22/a con punteggi superiori a 70. Danimarca, Finlandia e Nuova Zelanda sono i paesi piu’ virtuosi e raggiungono i 90 punti. Afghanistan, Corea del Nord e Somalia occupano la 174/a e ultima posizione della classifica con soli 8 punti.