Il sindaco di Potenza fa il cameriere dei poveri

25 dicembre 2012 | 20:20
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Il sindaco di Potenza fa il cameriere dei poveri

Ho visto il sindaco di Potenza, con un improbabile cappello in testa, che si esibiva nella scena del cameriere. Il palco è un locale di Potenza che ha offerto il pranzo di natale a qualche decina di poveri. La scena ben commentata l’ho vista sul Tg3 Basilicata delle 19.30 di oggi 25 dicembre. Ma la scena è ben fotografata anche sui social network. Sono deluso, davvero deluso. Prima di tutto da chi, presentandosi in  tutti i giorni dell’anno con la divisa del rivoluzionario, il giorno di Natale cade nella rete del pietismo e dell’ipocrisia. Tanta gente che critica a parole il potere poi lo accarezza con i fatti.   In secondo luogo mi fa pena il sindaco Santarsiero. Lui amministra una città dove i servizi sociali ed educativi sono allo sfascio completo. Dove le risposte alle povertà vecchie e nuove sono affidate all’improvvisazione. C’è tanta gente che ha bisogno di luoghi civili dove sia possibile coltivare il riscatto della dignità. Persone che vivono nel disagio economico e sociale che sperano in una politica che abbia degli obiettivi seri e chiaramente identificabili. Dare il pane ad un povero per un giorno e fregarsene tutto l’anno è un delitto. Non per chi agisce nel solco della solidarietà personale, come può fare un singolo cittadino. Ma per chi assume cariche pubbliche di responsabilità sul territorio. Essere incapaci di mettere in campo politiche per il contrasto della povertà e per la promozione umana delle persone in difficoltà è un dato che non si nasconde con un cappellino in testa. Il Natale non può essere la scena fantastica sulla quale si esibiscono le più atroci falsità. Dietro le quinte dei sorrisi privati del Natale si celano straordinarie follie pubbliche. Le stesse che continuano ad alimentare la povertà di quelle persone che hanno mangiato i cannelloni, in quel locale senza cuore, con quel sindaco senza scrupoli. Dovevate stare zitti per avere l’approvazione delle persone per bene. Al contrario avete preferito la pubblicità e il marketing.