Il popolo non sa leggere, ma sa bere

6 dicembre 2012 | 22:40
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Il popolo non sa leggere, ma sa bere

I pensieri che alloggiano nelle teste ambigue diventano enigmatici. Si fanno scortare fino alla bocca e vengono consegnati a parole inaffidabili. E’ così che muore l’intelligenza. E’ così che nasce l’impostore. L’Impostore è un personaggio molto diffuso, non sempre identificabile, ma molto pericoloso alla pari dello Stupido e del Mediocre. Lui, l’impostore, di darla ad intendere se ne intende, ma nella sostanza non s’intende di niente. Uno di questi illustri personaggi si avvicina, mi sorride e mi propone una lezione lampo sulle tecniche dell’impostura. Sono curioso, ascolto. “Devi fare come il bambino che si dice da solo sono ‘bello e buono’ e fregartene dell’opinione degli altri. Devi autorappresentarti non come realmente sei, ma come tu vorresti essere e soprattutto come vorresti che gli altri ti vedano. Devi avere uno stile ampolloso ed un tono autocelebrativo. Ma soprattutto devi avere il consenso di molti creduloni che ti applaudono e ti seguono.” Non ci riuscirò mai. Comunque grazie per i consigli. Preferisco stare al mio posto. Penso. Però! Di gente così la vita è piena. Gente che approfitta della buona fede o della credulità altrui, che racconta menzogne, falsifica la verità, millanta qualità o conoscenze che in realtà non possiede. In giro mi capita di incontrare dirigenti pubblici abilitati alle tecniche dell’impostura da politici impostori. I primi sono dei raccomandati di ferro e abili manipolatori di cittadini semplici e ingenui. I secondi vivono sul consenso dei “cospiratori”, cinici scudieri di cui l’impostore ha necessità proprio come il prestigiatore ha bisogno di una “spalla” per rendere più credibili i suoi trucchi.  Questa categoria di creduloni spesso viene chiamata Popolo. Ci sono politici che non sanno fare la O col bicchiere, ma se la cavano sempre. Perché? Perché il popolo non guarda la O, ma il bicchiere. Il popolo non sa leggere, ma sa bere. Alla salute!