Elkann e Marchionne a Melfi per dovere sociale

19 dicembre 2012 | 16:58
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Elkann e Marchionne a Melfi per dovere sociale

Elkann e Marchionne a Melfi: dovere sociale. Domani il Presidente della Fiat Spa, John Elkann e l’Amministratore delegato Sergio Marchionne illustreranno alle autorità locali, alle donne e agli uomini dell’azienda i piani di investimento previsti per i prossimi anni. Una visita inaspettata per alcuni. Non per noi che, spesso, abbiamo sottolineato l’importanza che Fiat non si arrendesse ad un destino che qualcuno voleva già scritto. Scegliendo, invece, la via dell’azione. Lottando per uscire dalla crisi! Con una strategia che coniugasse orgoglio e lucidità! Auspicavamo, già un mese fa, che a prevalere fosse il dovere sociale dell’azienda verso il Paese, verso la Basilicata, verso Melfi. Un atto doveroso per una fabbrica; quella fabbrica integrata, mitizzata all’inizio della sua avventura ma successivamente omologata nel panorama Fiat, che ha sempre desiderato crescere. Che ha sempre desiderato competere. Una fabbrica conosciuta per il potenziale del suo impianto e per la capacità delle persone che vi lavorano.
Auspicavamo, inoltre, che il dovere di responsabilità dei vertici aziendali nei confronti del Paese, della regione Basilicata e dellacittà di Melfi,  scavalcasse, come è avvenuto nel recente passato a Pomigliano, la sola logica finanziaria. Insomma che scegliessero nel solco della storia che Fiat ha sempre avuto in Italia. Oggi ci siamo. La notizia che a Melfi nasceranno i modelli Suv e Cuv targati Fiat e Jeep ci trova entusiasti. Sia perché si tratta di modelli dei segmenti medio-alti, sia perché destinati all’esportazione. Sono modelli che portano soldi. Il rilancio della Fiat passa per Melfi. E non possiamo non sentirci orgogliosi. Dimostrare che siamo all’altezza della situazione. Che siamo pronti e di farlo nel modo migliore.
Dimostrare che si può creare una nuova cultura industriale. Che sipossono cambiare le cose “migliorando quello che c’è di positivo ma anche cancellando quanto c’è di negativo”. Facendo tutti la propria parte. Anche qui, nel Sud Italia, a Melfi. Dimostrare “che cosa questo Paese sa fare, quali energie e capacità è in grado di mettere in moto, quali traguardi sa raggiungere”. Non è una partita facile: anche per il prossimo anno il mercato europeo viaggerà in negativo, ma è comunque necessario essere pronti per quando il peggio sarà passato.
La crisi non potrà durare certo in eterno! La strada tracciata è chiara: costruire una Fiat forte e competitiva, portarla nel mondo, rafforzarla in Italia, dare ai lavoratori un futuro sicuro!
Noi vogliamo essere protagonisti, insieme alle donne e agli uomini Fiat. Non vogliamo stare a guardare. Nel 2008, alla vigilia della firma del protocollo di intesa per la realizzazione del Campus per l’innovazione del manufacturing, chiedevamo a Marchionne impegni precisi circa la produzione dei nuovi modelli da costruire a Melfi. Non avevamo fatto i conti dell’incipiente crisi. Oggi ci facciamo promotori di un’azione che privilegi l’auto che si costruisce nello stabilimento di Melfi. Abbiamo presentato un emendamento alla Finanziaria 2013 della Regione Basilicata circa l’esenzione del bollo auto, dal 1 gennaio prossimo, per i lucani che
acquisteranno una nuova autovettura a basso impatto ambientale. Un modo per incoraggiare l’acquisto di vetture che si producono nel nostro territorio. Agli altri, a chi dubitava, agli scettici, ai detrattori, agli antagonisti per professione, agli ipocriti che solidarizzano davanti ai cancelli e oggi, con il vestito buono, si presentano a battere le mani con uno striminzito entusiasmo, a chi cerca la gloria per un passaggio televisivo o per una stretta di mano, invece, lasciamo la gufata!

Alfonso Ernesto Navazio, consigliere regionale