Comune di Venosa e Regione Basilicata ai ferri corti

27 dicembre 2012 | 21:05
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Comune di Venosa e Regione Basilicata ai ferri corti

Il sindaco di Venosa, Bruno Tamburriello, ha emesso un’ordinanza con cui dall’1 gennaio viene sospeso il conferimento dei rifiuti. Il provvedimento nasce «sia perchè la capienza della discarica è in esaurimento e sia perchè potrebbero sorgere seri problemi di natura igienico-sanitaria», ha dichiarato il sindaco. Polemico nei confronti della Regione per non aver definito «un piano complessivo di lunga durata che risolva, definitivamente, i problemi di una piccola Regione con poco più di 500 mila abitanti». Dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata è subito arrivato uno stop all’iniziativa del sindaco di Venosa. «Sull’ordinanza emessa dal sindaco a partire dal 1 gennaio 2013 riguardo la sospensione del conferimento dei rifiuti in discarica, si ricorda che la materia dei flussi dei rifiuti è ricondotta, nella sua regolazione, alla giurisdizione delle Province ovvero della Regione», si legge in una nota. «La funzionalità dell’attuale sistema impiantistico regionale è fortemente influenzata dal venir meno di alcune discariche, come Pallareta (a Potenza, ndr) e Lauria – precisa ancora la Regione – su cui sono in corso le procedure di caratterizzazione e valutazione ambientale, che stanno richiedendo una rimodulazione dei flussi che deve essere improntata ad un approccio solidaristico, per altro ben remunerato, verso i territori che in questo momento soffrono di carenze impiantistiche». Ci risiamo. Le tensioni in materia di smaltimento di rifiuti sono destinate ad aumentare per causa del permanere di una situazione di emergenza che ormai dura da oltre dieci anni. Gli ultimi provvedimenti in materia sono stati affidati per l’ennesima volta a due nuove ordinanze del presidente della Regione che impongono il trasferimento dei rifiuti da un territorio all’altro. Quanto ancora durerà questa ridicola, nonché pericolosa giostra? La Basilicata pur producendo una quantità limitata di rifiuti rispetto ad altre regioni non è ancora riuscita a raggiungere, tranne alcune eccezioni che riguardano Comuni virtuosi, l’obiettivo di raccolta differenziata del 60%. Il continuo ricorso alle discariche oltre a rappresentare un aggravio di spesa per i cittadini procura danni ambientali.