Cocktail, macelleria, e videogiochi. Quaranta consiglieri regionali indagati

14 dicembre 2012 | 11:23
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Cocktail, macelleria, e videogiochi. Quaranta consiglieri regionali indagati

Una quarantina di consiglieri regionali lombardi sono indagati in un’inchiesta della procura di Milano sull’utilizzo dei rimborsi dei gruppi consiliari. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e condotta dalla Gdf milanese, vedeai gruppi , da quanto si è saputo, al momento indagati consiglieri del Pdl e della Lega Nord. La notizia è stata anticipata oggi da Repubblica e in mattinata partiranno le informazioni di garanzia nei confronti di una ventina di consiglieri.

Nell’inchiesta sono indagati i capigruppo in Regione Lombardia del Pdl e della Lega Nord, Paolo Valentini e Stefano Galli. Gli investigatori della Gdf avrebbero accertato un utilizzo illecito dei rimborsi regionali dei gruppi consiliari. In particolare l’indagine riguarderebbe spese fatte al di fuori dell’attività politica con soldi pubblici.

Tra gli oggetti acquistati con soldi pubblici, finiti sotto la lente della Procura di Milano, ci sono anche munizioni da caccia per 750 euro che sarebbero stati acquistate da un consigliere lombardo leghista. Alcuni consiglieri lombardi avrebbero speso soldi pubblici per degustazioni, cocktail e acquisti di carne in macelleria, oltre a videogiochi, cappuccini e brioche.

Tra gli indagati c’è anche Nicole Minetti. L’ipotesi di reato a suo carico è il peculato. Avrebbe dichiarato consumazioni da circa 800 euro all’hotel Principe di Savoia di Milano. Ammontano a diverse migliaia di euro le spese sostenute da Nicole Minetti. Secondo le indagini la consigliera regionale, già imputata per il caso Ruby, avrebbe usato i soldi pubblici per prendere taxi molte volte e pagare cene in ristoranti di lusso di Milano. Inoltre, stando all’ inchiesta, Minetti malgrado avesse già a disposizione un Ipad in dotazione ai consiglieri regionali, ne avrebbe acquistato un altro da 750 euro. Tra le spese anche “400 euro” per “sei coperti” al ristorante ‘Giannino’, e 16 euro per acquistare il libro ‘Mignottocrazia’ di Paolo Guzzanti.

Anche l’ormai ex consigliere regionale lombardo Renzo Bossi, detto ‘il trota’, figura, da quanto si è saputo, tra gli indagati nell’inchiesta della procura di Milano sulle spese illecite effettuate coi soldi dei rimborsi regionali. Anche per lui l’accusa è quella di peculato. Tra le spese che Renzo Bossi avrebbe effettuato coi soldi del gruppo consiliare lombardo della Lega Nord ci sono anche numerosi acquisti di videogiochi, sigarette e bibite, in particolare la ‘Red Bull’. Tra gli indagati poi, da quanto si è saputo, c’é anche un consigliere che avrebbe comprato coi rimborsi regionali anche il pane.